Centauro cade e prende fuoco insieme alla moto vicino Roma: salvato da un residente, è in codice rosso al Sant'Eugenio

Terribile incidente a Subiaco: grave un 23enne

Centauro cade e prende fuoco insieme alla moto vicino Roma: salvato da un residente, è in codice rosso al Sant'Eugenio
di Antonio Scattoni
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Giovedì 21 Marzo 2024, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Centauro prende fuoco: attimi di terrore a Subiaco per l'incidente di una moto. È accaduto in pieno centro cittadino all'altezza dell'incrocio tra via XX Settembre e via Veneto. Il motociclista è stato trasportato in codice rosso con l'eliambulanza all'ospedale romano del Sant'Eugenio. Per cause che i carabinieri della stazione di Subiaco intervenuti sul posto insieme alla polizia locale dovranno accertare, il giovane di 23 anni residente a Rocca Santo Stefano ha perso il controllo della moto ed ha terminato la sua corsa a ridosso di un auto che proveniva da via XX Settembre.

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Ma il ragazzo che ha riportato ustioni agli arti inferiori e superiori deve la sua vita probabilmente all'intervento di un residente che ha prontamente spento le fiamme che avvolgevano gli arti del giovane.

A raccontarlo è il padre del ragazzo: «Sono riuscito a parlare con mio figlio dice Andrea il padre del motociclista - che è comunque fuori pericolo ma dovrà essere operato ad una gamba per ricostruire la pelle di un arto inferiore. Ora è in ospedale penso che sarà operato venerdì. Mi ha detto che è stato costretto a frenare ed ha perso il controllo del mezzo e che spiegherà tutto alle forze dell'ordine che dovranno ricostruire e stabilire le cause dell'incidente. Purtroppo con la caduta ha strisciato sull'asfalto in sella alla moto che ha preso fuoco insieme a lui e deve la sua vita ad un signore che con un sacco ha spento le fiamme che lo avvolgevano dopo che era stato sbalzato dalla moto un KTM 600. Poi sono arrivati tutti i soccorsi ma l'intervento del signore che non conosco ma voglio ringraziare anche a nome di mio figlio è stato veramente provvidenziale».

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In pratica il centauro ha strisciato sull'asfalto della discesa di via Garibaldi, le scintille provocate dal mezzo e la perdita del carburante hanno innescato l'incendio che ha avvolto la grossa moto e il motociclista. Sul posto naturalmente sono arrivati i carabinieri per i rilievi del caso, la polizia locale e i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l'intera area, mentre il traffico veniva bloccato. Naturalmente è arrivata anche l'auto medica del 118 e l'ambulanza. I sanitari vista la gravità delle ustioni e delle ferite hanno chiesto l'intervento dell'eliambulanza.

 

L'elicottero del soccorso però è atterrato sul campo di calcio dello stadio comunale di San Lorenzo e non sull'elisuperficie dell'ospedale Angelucci, piattaforma intitolato a Luciano Romanzi presidente della Comunità Montana e morto a causa del covid. Un cambio di percorso che ha innescato una vecchia polemica: «Ora c'è una elisuperficie perfettamente operativa dice Luigi Trombetta direttore sportivo della Vis Subiaco, società che gestisce il complesso sportivo non capisco perché la scelta di un campo in erba sintetica nuovo che subisce notevoli problemi con l'atterraggio del pesante mezzo. Potevo capire prima che l'elisuperficie non c'era ma oggi no, anche perché quel campo è costato 445 mila euro di soldi pubblici, il Comune intervenga». La replica del 118: «Nessun problema con la piazzola spiega l'Ares 118 - che funziona ed è operativa. Sono atterrati sul campo perché era a cinquecento metri dall'incidente». 

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