Un’odissea quella di due gemelline di dieci anni celiache, ora costrette a cambiare scuola perché più volte intossicate dal cibo fornito dalla mensa scolastica. L’ultima lo scorso lunedì quando una maestra ha dato loro da mangiare una merendina contenente glutine: «Voglio vedere che almeno date un mozzico!», avrebbe detto alle piccole, che hanno anche un lieve ritardo cognitivo, impaurite.
Ma dopo quel “mozzico” le bambine, terminate le lezioni, sono finite al pronto soccorso del policlinico Umberto I dove sono state entrambe refertate per «possibile contaminazione da glutine» e con la prescrizione per cui «si ribadisce la necessità di escludere dalla dieta alimenti contenenti o contaminati da glutine, sia a domicilio che in ambiente scolastico».
«UNA BATTAGLIA PER TUTTI»
I genitori anche all’inizio di quest’anno scolastico avevano richiesto che le figlie fossero esonerate dal servizio mensa, rendendosi disponibili a portarle a casa per mangiare in maniera appropriata e senza rischi per poi riaccompagnarle regolarmente a scuola.
Dopo i fatti di marzo e maggio e nonostante le richieste a non fare sedere a mensa le bambine (che fornisce pranzo e merenda), il 5 settembre e il 15 settembre la direzione scolastica e la famiglia non sembrano avere trovato un accordo in tal senso. «Telefonicamente - proseguono i genitori nella denuncia - con toni pressanti e minacciosi la dirigente ci invitava a regolarizzare la partecipazione delle gemelle al servizio mensa, altrimenti, diceva, avrebbe provveduto a norma di legge, sostenendo che le bambine sono sotto la sua vigilanza legale». Lunedì scorso, «poco dopo che avevano aperto la merenda portata da casa per mangiarla, una maestra le toglieva loro dalle mani e le obbligava a mangiare una pizzetta incartata con una pellicola trasparente... Quando le abbiamo riprese da scuola avevano vomito e diarrea, una di loro in lacrime ci ha detto che la maestra le aveva costrette poiché altrimenti la direttrice si sarebbe arrabbiata con lei». Già in primavera, dopo i primi alert, sulla mensa erano state svolte delle verifiche. «A quanto pare - spiegano gli avvocati - tutto sembrava in ordine e regolare, ma il problema della celiachia è anche nelle contaminazioni. Stoviglie, contenitori, tutto ciò che viene usato per i celiaci non deve entrare in contatto con il glutine, per cui occorre una estrema attenzione. A casa i genitori fanno tanti sforzi e sacrifici per garantire ai bambini affetti dal morbo una vita sana e regolare, la scuola deve fare altrettanto».
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