Roma, la baby gang che lancia petardi «contro anziani, cani e mamme con passeggini»: la denuncia dei residenti

Pomezia: così i minorenni spaventano gli abitanti

Roma, la baby gang che lancia petardi «contro anziani, cani e mamme con passeggini»: la denuncia dei residenti
di Moira Di Mario
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Venerdì 3 Novembre 2023, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:08

«Si è spaventata signora?», chiede ridendo un componente della baby gang dopo aver esploso un petardo a pochi centimetri dall'anziana in largo Catone, la piazzetta in pieno centro a Pomezia ed eletta ormai ritrovo dei bulli. La poveretta, terrorizzata e con il respiro corto, è stata soccorsa da Stefania, una dog sitter a cui pochi minuti prima gli stessi ragazzini avevano lanciato un raudo, finito tra le zampe del cane. «Ero nei giardini Petrucci racconta la dog sitter ed ero appena uscita dall'area cani. Ho visto il gruppo di ragazzini lanciare qualcosa tra le zampe del cane. Ho fatto appena in tempo a prenderlo in braccio quando c'è stata l'esplosione. Per fortuna non è successo nulla, ma se fosse stato un cane di taglia media o grande sarebbe rimasto ferito. Ho rimproverato quei ragazzini che mi hanno insultata e presa a parolacce». Una vita d'inferno per i residenti, ma anche per gli impiegati degli uffici e i commercianti, che da metà ottobre sono ostaggio della baby gang.

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«Camminare per le strade è diventato un incubo lamentano i cittadini è pericoloso anche solo uscire da casa per andare a fare la spesa».

I teppisti sono tutti minorenni. Hanno tra gli 11 e i 16 anni e da oltre 10 giorni sono tornati a sparare quotidianamente raudi e tra la biblioteca comunale, la scuola elementare Don Giovanni Bosco, nel parco Petrucci, a pochi metri dall'ufficio della sindaca Veronica Felici e del comando della polizia locale e a trenta dalla caserma dei carabinieri. La banda imperversa da un anno.

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LA DENUNCIA

«Un paio di giorni fa racconta Michele, studente universitario che frequenta la biblioteca ho visto uno degli adolescenti gettare un petardo in direzione delle ruote di un passeggino. La giovane mamma si è resa conto ed è accelerato il passo, l'esplosione c'è stata subito dopo il suo passaggio». La gang si ritrova in un locale di largo Catone aperto ventiquattro ore su ventiquattro, dove sono collocati distributori di snack, bevande, profilattici e giochi erotici. Una decina di giorni fa proprio lì fuori sono state sparate tre bombe carta. La zona è stata avvolta dal fumo e da un odore acre, al punto che alcuni commercianti sono usciti dai negozi terrorizzati. «Abbiamo pensato a un attentato dicono invece erano quei vandali. A 500 metri da qui c'è l'ospedale ed è assurdo che persone ricoverate non debbano stare tranquille. Vorremmo capire chi vende i "botti" ai minorenni e soprattutto per quale motivo le forze dell'ordine, compresa la polizia locale, non convocano i genitori e li sanzionano. Le leggi e i regolamenti ci sono e vanno applicati. È un anno che seminano il panico in tutto il centro di Pomezia». Da largo Catone si spostano verso il parco delle Rimembranze, vicino allo stadio comunale, ma anche nei giardini intitolati a San Pio dove si ritrovano le mamme e le nonne con i bambini piccoli.
 

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