Atac cambia flotta, il pm archivia l'inchiesta sui "flambus": «Garantita la sicurezza»

Rinnovato il parco mezzi Atac

Atac cambia flotta, il pm archivia l'inchiesta sui "flambus": «Garantita la sicurezza»
di Michela Allegri e Francesco Pacifico
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Giovedì 2 Novembre 2023, 07:16

Atac rinnova il parco mezzi, mandando in pensione i bus con decine di anni di anzianità e introducendo mezzi nuovi, veicoli ibridi e a zero emissioni. In risposta, la Procura di Roma si appresta a chiedere l'archiviazione dell'ultima inchiesta sui "flambus", che riguarda i roghi di 31 autobus avvenuti tra il 2020 e il 2022. Il motivo? Nella relazione del presidente Giovanni Mottura, agli atti dell'indagine, viene esposto il programma di rinnovo del parco mezzi di superficie che, per gli inquirenti, è adeguato a scongiurare incidenti futuri.

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Atac cambia flotta, la decisione sui Flambus

Proprio Mottura, oltre «a ringraziare la Procura per la disponibilità al dialogo», sottolinea il lavoro fatto in questi anni: «Ricordo ancora che nel 2020 ci muovevamo tra il Covid, il piano concordatario da realizzare e il fenomeno dei flambus. Abbiamo messo a disposizione della Procura tutte le informazioni a nostra disposizione, ma ci siamo resi conto che il fenomeno andava ben oltre le manutenzioni. C'era un tema di vetustà della flotta e abbiamo deciso di aumentare gli investimenti per andare oltre gli impegni già presi in ambito concordatario di immettere in circolazione più di 800 nuovi mezzi». Per la cronaca, oggi l'anzianità della flotta supera i 6 anni, tre anni fa i 12 anni. «E abbiamo utilizzato tutti i veicoli di finanziamento a disposizione e risorse proprie e ci siamo fatti affiancare anche da un soggetto indipendente, un esperto di trasporti».
Tornando al piano di rinnovamento della flotta, una prima tranche era partita con la procedura di concordato a cui è stata sottoposta l'azienda ed è iniziata nel 2019, con fondi della municipalizzata, del Ministero, del Campidoglio e della Regione. In quell'anno sono stati introdotti 227 autobus nuovi, nel 2020 sono arrivati altri 250 veicoli, nel 2021 ulteriori 166 e nel 2022 i bus acquistati sono stati 45.

Si aggiungono anche 30 autobus corti acquistati nel 2021 e 100 mezzi ibridi. Ma non è tutto. Entro il 2026 è previsto l'ingresso nel parco Atac di altri 1.054 veicoli, «con la completa sostituzione della flotta Euro 3, avente un'età media di 18 anni, con 150 bus ibridi». Il nuovo piano di rinnovo prevede una riduzione della motorizzazione diesel dal 70 al 34 per cento, un incremento dei veicoli zero emissioni dal 2 al 23 per cento e anche un'età media stabilizzata dei mezzi di circa 5 anni.

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L'indagine

L'indagine è l'ultima tranche delle inchieste sui roghi di autobus che si sono susseguiti durante gli anni. Per gli incendi precedenti, la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio di 14 persone, funzionari della municipalizzata dei trasporti, responsabili delle riparazioni e del parco mezzi. Mentre in relazione alle vetture completamente bruciate, o danneggiate, tra il 2020 e il 2022, il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il pm Mario Dovinola si apprestano a chiedere l'archiviazione del fascicolo. L'ipotesi di reato è, anche in questo caso, incendio colposo e dagli accertamenti del consulente della Procura, l'ingegner Rodolfo Fugger, erano emersi problemi nella manutenzione e nell'approvvigionamento dei pezzi di ricambio. In molti casi sarebbero stati ignorati i segnali di allarme e gli interventi non sarebbero stati effettuati in modo efficiente. Nonostante i guasti non fossero stati risolti, infatti, diversi mezzi sarebbero stati rimessi in strada. Nella precedente consulenza, invece, Fugger descriveva perdite «di fluido infiammabile dal circuito idraulico», mancanza di verifiche di funzionalità, utilizzo di pezzi di ricambio «usurati, ricavati da veicoli in attesa di rottamazione». Una delle cose più gravi rilevate dal consulente era che mezzi considerati «a rischio incendio» continuassero a viaggiare. Problematiche che, con il rinnovo del parco mezzi, sembrano essere state risolte.

 
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