Tre navate, atmosfere neoromaniche e negotiche, un altare sullo sfondo e un pomeriggio di stile. La scenografia della sfilata di Giuliana Civello irrompe con grazia nella chiesa anglicana di San Paolo entro le Mura. I banchi ospitano diversi personaggi glam. Ognuno cerca il proprio nome collocato sulle varie spalliere. Lunga la fila per gli accrediti, con tanto di braccialetto. Tra le prime ad apparire Matilde Brandi, in corto tubino grigio su spolverino bianco e tronchetto marrone. Seguono Fanny Cadeo, in mini abito di seta grey, che chiacchiera con l’attrice Jane Alexander, in lungo kimono azzurro. Passa la giornalista Valentina Bisti. La blogger Nadia La Bella, in pantaloni di pelle nera e stivaletti in tinta, saluta Demetra Hampton, in short mise di velluto azzurro e stivali.
Si riconoscono lo schermidore Stefano Pantano e la blogger Giada Borrello Gianni, in outfit plissettato di seta a quadretti azzurri.
La sfilata si apre con abiti in georgette di seta-lurex, eterei come i veli d’argento e oro degli angeli che adornano il mosaico preraffaellita dell’abside. Stelle come sul soffitto della chiesa, abiti rossi come il fuoco, cuoio oro come il sole e giallo come nelle maioliche attribuite a William Morris, massimo esponente dell’"Arts and Crafts". Gli accessori di Petrana Colesanti arricchiscono i modelli con cinture in pelle e cristalli pregiati, come le vetrate del rosone dell'edificio. Applausi per la Civello, che esce in jeans con sua figlia Lulu Redgrove. Cocktail esotico e brindisi nel cortile.
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