A Tiburtina tornano i profughi: «Verranno ospitati in una ex casa dei Ferrovieri»

A Tiburtina tornano i profughi: «Verranno ospitati in una ex casa dei Ferrovieri»
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Venerdì 12 Giugno 2015, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 09:01

Sono tornati i profughi che da giorni sono accampati nella zona della stazione Tiburtina, a Roma, da dove ieri sono scappati all'arrivo della polizia.

Alcuni di loro hanno trovato accoglienza nel centro Baobab di via Cupa a metà strada tra piazza Bologna e la stazione ferroviaria. Donne, alcune in gravidanza, e bambini hanno trascorso la giornata seduti ai lati della strada perché il cortile del centro non è in grado di ospitare tutti. Altri si muovono per le strade del quartiere, c'è chi trova riparo sotto gli alberi di via Tiburtina.

Secondo quanto si apprende da fonti del volontariato, la nuova struttura che ospiterà i migranti transitanti nella Capitale, annunciata dall'assessore Francesca Danese, è un palazzo delle ex case dei Ferrovieri adiecente la stazione Tiburtina.

Tutti raccontano di voler ripartire. «Milano - dice uno di loro - poi vogliamo arrivare in Germania»- In via Tiburtina, all'angolo con via Cupa, nel frattempo è arrivato il camper medico della Croce Rossa.

Al centro accoglienza Baobab in via Cupa stamattina è tornata la polizia.

All'arrivo delle forze dell'ordine, un centinaio di migranti che stazionavano davanti la struttura si sono allontanati in fretta e furia, scappando su via Tiburtina. Gli agenti li hanno seguiti a passo d'uomo.

«Sono stato lì fino all'una e trenta. La situazione è drammatica e dobbiamo tutti organizzarci un po' meglio. Da questa mattina alle 8 siamo in riunione per risolvere questa vicenda». A dirlo all'Adnkronos il presidente del II municipio Giuseppe Gerace in merito alla situazione dei profughi che da giorni stazionano nella zona tra la stazione Tiburtina e via Cupa dove si trova il centro BaoBab. «Ci sono i miei assessori con il dipartimento politiche sociali in giro per il municipio - spiega Gerace - per lavorare su questa emergenza. Un municipio non ha nè risorse nè competenze ma tentiamo di dare il nostro contributo ad una situazione molto difficile. Rimane il punto dell'accoglienza dignitosa che deve avvenire per quanto possibile in armonia col territorio». «C'è un allarmismo che va smontato sottolinea - parliamo di transitanti, di donne, bambini. Bisogna fare sapere alle persone quello che hanno di fronte».

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