Le tassiste sono arrivate davanti la sede della questura, per «portare solidarietà alla collega vittima di violenza», mentre da qualche ora è stato portato un sospettato la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Una di loro racconta: «Proprio una settimana prima mi è capitato di far salire in macchina un cittadino straniero, probabilmente del Bangladesh, si è fatto accompagnare a Santa Maria del Soccorso - ricorda la donna - durante il tragitto ha fatto diverse telefonate e io già temevo che mi potesse accadere qualcosa. All'arrivo ho visto che c'erano tre uomini ad aspettarmi, uno di questi, approfittando del finestrino abbassato, mi ha messo la mano sulla maglietta. Io prontamente ho inserito la prima e sono andata via di corsa».
Accanto a lei una collega che da vent'anni guida taxi nella Capitale.
La donna dice di aver subito più volte palpeggiamenti da parte di clienti: «Mi è capitato con le persone più insospettabili - dice - una volta con un sessantacinquenne che avevo preso all'aeroporto e l'ultimo pochi giorni fa da un uomo che aveva proprio un aspetto perbene».
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