Sono passate da poco le 23 sulla Tangenziale in direzione San Giovanni: è scattato il divieto di proseguire al fine di contenere l'inquinamento. L'unica via di uscita per evitare la multa è lo svincolo che porta allo Scalo San Lorenzo. Dopotutto c'è anche un cartello che spiega: Divieto di transito dalle 23 alle 6. «Ma l'uscita era sbarrata, c'erano operai a lavoro: un camion e diversi birilli impedivano di proseguire». Il racconto è di Elena, 53 anni, che insieme a decine di automobilisti si è ritrovata per oltre 40 minuti «intrappolata, praticamente sequestrata». Da una parte i camion degli operai, dall'altra il varco acceso della Tangenziale pronto a scattare foto ed elevare multe.
IL RISCHIO DELLE MULTE
Gli operai erano lì per potare gli alberi e per lavori di manutenzione alla sopraelevata. Agli automobilisti inferociti hanno risposto: «Dalle 22 ci sarebbe dovuta essere una pattuglia dei vigili... ». E invece non c'erano né agenti, né cartelli che avvertivano dei lavori. «Tra l'altro i pannelli luminosi lungo la Tangenziale non avevano dato alcuna indicazione sulla chiusura» spiegano gli automobilisti. Insomma, è chiaro che nella filacciosa filiera della burocrazia, c'è stato un intoppo. E così la Tangenziale è rimasta bloccata per oltre 40 minuti. Alcuni, invece, hanno imboccando comunque la Tangenziale, ma con una precauzione: «Ho coperto la targa con nastro adesivo....» raccontava ieri un ragazzo. Molte le telefonate arrivate al centralino dei vigili. «Ma possiamo passare? Chi ci assicura che non ci fate la multa?». Dopo 40 minuti sono arrivati i vigili. «Gli agenti - prosegue Elena - ci hanno intimato di rientrare in auto e di proseguire sulla Tangenziale perché le telecamere per elevare le multe sarebbero state spente». E adesso l'atroce dubbio: «Arriverà la multa? Come potremmo contestarla?».
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