Marino: «Da chi mi ha preceduto ho ricevuto
moltissimi testimoni avvelenati»

Marino: «Da chi mi ha preceduto ho ricevuto moltissimi testimoni avvelenati»
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 8 Luglio 2015, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 17:04
«Ho ricevuto molti testimoni avvelenati dal passato». Il sindaco Ignazio Marino se la fa scappare la frase durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo impianto dei rifiuti a Rocca Cencia. La prende alla larga: spiega che entro il 2030 l’Unione europea farà spegnere tutti gli inceneritori. «Avessi voluto pensare al mio interesse politico, avrei rinviato la soluzione del problema, la realizzazione di impianti che superano gli inceneritori. Avrei potuto dire ”sapete che c’è? dello spegnimento degli inceneritori se ne occuperà il sindaco del 2025”. Non l’ho fatto per non lasciare un testimone avvelenato a chi verrà dopo di me nel 2023. Ma io ho un grande vantaggio, non devo fare carriera politica. I sindaci che dovevano pensare al loro futuro politico pensavano ai risultati immediati, non a lungo termine». Marino fa una lunga serie di esempi di testimoni avvelenati ricevuti da chi l’ha preceduto: a partire dal caso dei cassonetti difettosi.



«Sono accadute cose illegali e se n'è occupato Pignatone. Poi ci sono state cose legali ma non convenienti per la città come la questione dei cassonetti. Abbiamo 67 mila cassonetti a Roma e, invece di averli acquistati, nella consiliatura precedente con il sindaco Alemanno abbiamo speso 48 milioni per fare un leasing, pagando una somma pari all'acquisto, di cassonetti che fanno schifo e che adesso stiamo cambiando. Questo è un testimone avvelenato che ci è stato consegnato.



Altri esempi di testimoni avvelenati: «A Ostia l’altro giorno ho inaugurato una scuola i cui finanziamenti risalivano addirittura al 2001. Sempre a Ostia abbiamo riaperto i varchi alla spiaggia chiusi negli anni Ottanta, nessuno lo aveva fatto prima. In 20 anni qui a Roma non è mai stato fatto un solo investimento per gli impianti dei rifiuti. Ancora: quando abbiamo fatto i carotaggi sulla Nomentana sapete che abbiamo scoperto? Sotto il tappeto di asfalto è stata messa solo la terra, nient’altro».
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