Il furgone rosso di un popolare brand di car sharing atterra in piazza San Calisto, dopo l'1: in poco meno di cinque minuti, sul tetto di quel mezzo viene piazzato uno dei più potenti impianti di amplificazione mai attivati nel rione. Una cosa da far invidia alle discoteche en plein air più moleste. Quindici minuti, e in piazza arrivano centinaia di persone, per il primo rave all'aperto, in pieno Centro storico, dell'estate 2018. Benvenuti nella Repubblica Indipendente di San Calisto, cuore della movida senza regole. Che, l'altra notte, è stata ostaggio, fin oltre le 3, di un party improvvisato, promosso tramite i social da collettivi di studenti medi ma anche da alcuni rapper di zona.
TUTTO PIANIFICATO
«Era tutto pianificato: sapevano già dove allestire gli impianti spiega uno dei tanti testimoni della festa illegale e in pochissimi minuti hanno sparato la musica a tutto volume. Veniamo spesso in questa piazza, perché si respira un clima famigliare, ma questo tipo di iniziative snaturano il rione». Perché i rumori molesti, qui, così come a piazza Trilussa, a Vicolo del Cinque e, da qualche settimana, a piazza San Cosimato, rappresentano solo uno dei mali di un quartiere dove i residenti si sentono abbandonati a loro stessi.
Oltre agli ambulanti, che qui operano 16 ore al giorno, lo spaccio avviene alla luce della luna (e del sole). Chi vende il fumo che di tanto in tanto compare persino nelle storie di Instagram non evita neanche di farsi vedere in atteggiamenti insoliti. Gli spacciatori sono sempre gli stessi, hanno nomi e cognomi, e i ragazzi alcuni anche minorenni si servono al supermarket della droga con una disinvoltura propria di un qualsiasi Coffee Shop ad Amsterdam.
IL FENOMENO
LO SPACCIO
C'è tanto fumo, l'alcol viene venduto dai soliti minimarket aperti anche di notte. Bottiglie ovunque, alcune lanciate in aria, i più ubriachi stramazzano a terra, qualcuno si sente male. Ma è la routine, in questo spicchio di città dove chi ha scelto di vivere deve combattere contro la spavalda aggressività dei signori della notte. «Chiamare la polizia, protestare, equivale a rischiare di essere aggrediti», dice chi, solo se protetto dell'anonimato, racconta dello spaccio e della vendita di alcolici h 24. «In piazza Trilussa, dove pure ci sono tantissimi giovani, stazionano i carabinieri o la polizia fa notare qualcuno Piazza San Calisto, invece, è abbandonata a se stessa. Ed è normale che sia ricettacolo di ogni genere di sbandati». L'estate, a Trastevere, è iniziata e questo girone infernale sembra essere senza via d'uscita.
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