Renzi, il comizio a Roma manda in tilt il Pd
Zingaretti: Non mi vogliono? Ho un altro impegno

Renzi, il comizio a Roma manda in tilt il Pd Zingaretti: Non mi vogliono? Ho un altro impegno
di Simone Canettieri
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Venerdì 16 Maggio 2014, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 09:35
A una certa ora del pomeriggio il polverone si fa cos denso che dal Nazareno sdrammatizzano cos: Ragazzi, calmiamoci tutti, altrimenti Matteo ci ripensa....



Il giorno dopo l’annuncio del comizio romano di Renzi - in programma gioved a piazza del Popolo - il software del Pd romano va in crash. Il retroscena, come al solito, ruba il posto alla scena, e il congresso eterno del partito capitolino scrive l’ennesimo capitolo. Il tema : chi sar sul palco con il premier?



La risposta: nessuno del Pd romano, nell’accezione vasta di nomenclatura e amministratori. E allora c’ chi mostra disappunto, come il governatore Zingaretti, e chi non se ne fa un grosso cruccio, tipo il sindaco Marino.



AL NAZARENO

Il desiderio di Renzi di volere sul palco solo la capolista Simona Bonaf, e al massimo gli altri candidati, provoca rabbia e dietrologie. La linea del Nazareno chiara: Sar un one man show, il format della campagna del presidente-segretario, che ha deciso di metterci la faccia anche a Roma. Poi, certo, c’ anche il desiderio del premier di voler marcare le distanze - anche plasticamente- dalla cooperativa di correnti del Pd romano e dall’esperienza di Marino in Campidoglio. Tutto qui. Ma la faccenda diventa personale. E quindi, come si diceva negli anni ’70, politica.



LE REAZIONI

Nicola Zingaretti aspetta tutta la mattina poi sbotta: Io non so se qualcuno nel Pd non mi vuole ai comizi a Roma, secondo me c’ solo qualcuno che semina inutilmente zizzania, anche perch sto girando tutta Italia, e non solo il Lazio per fare campagna elettorale. Nel dubbio il governatore annuncia che gioved prossimo non sar a piazza del Popolo: Ho iniziative per il Pd fuori dalla nostra regione.

Prima di esternare Zingaretti si sfoga con il segretario regionale Fabio Melilli, poi chiamato Luca Lotti, braccio ambidestro di Renzi, e Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd per un confronto. Nicola, nessun problema con te, ci mancherebbe..., la risposta fornita dal giglio magico. Ma intanto le parole del presidente finiscono su tutte le agenzie. E mezzo consiglio regionale del Pd gli invia attestati di stima additando mostri e draghi da sconfiggere. A suggellare il tutto arriva anche la carezza di Goffredo Bettini, candidato alle europee, nei confronti di uno nostri leader indiscutibilmente pi prestigiosi nel Lazio e in Italia. Ma chi aveva detto il contrario?

Pi sportivo Marino. Il sindaco, nel ribadire che c’ chi semina zizzania, aggiunge che sar in piazza con le romane e i romani. Gi, la piazza. La prima sfida sar riempirla come si deve. La mobilitazione gi iniziata. Circolo per circolo con tanto di obiettivi da raggiungere in termine di mobilitazione. La soglia minima a piazza del Popolo attestata intorno alle 25 mila persone, a seconda di come posizionato il palco. Intanto, rimane l’ennesimo caso per il Pd romano che quasi giustifica la ritrosia di Renzi. Preoccupato in queste ore a smuovere i sondaggi pi che alle beghe interne. La ”questione prossemica del Pd”, e cio il dibattito su come stare in piazza, fa avere un sussulto al centrodestra. I pi ringalluzziti sono i consiglieri di Forza Italia che attaccano Marino e Zingaretti: nemmeno Renzi li vuole.
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