Da via Giulia a Villa Borghese
ecco il piano per far ripartire i parcheggi

Via Giulia
di Riccardo Tagliapietra
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Martedì 15 Aprile 2014, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 08:16
Parcheggi avanti tutta. Parola dell’assessore Guido Improta. Merito della fiducia incassata dal sindaco Ignazio Marino durante l’ultimo vertice al Campidoglio, che sembra ormai aver stabilizzato il progetto di Improta.



Con alcune novità. «Marino mi ha chiesto che situazioni ereditate dal passato, debbano trovare soluzione entro il 2014 - ha annunciato l’assessore ieri a margine di un incontro nella storica sede del Pd di via dei Giubbonari - Qualche parcheggio molto discusso come quello di via Giulia e l’ampliamento del Galoppatoio di villa Borghese». Un progetto che prevede la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, in passato al centro di polemiche, perché durante i lavori di scavo riaffiorarono resti archeologici di grande importanza. Questione simile, ma più semplice, per quello a Villa Borghese che prevede 2mila posti auto e 200 per le moto. «Il parcheggio di via Giulia, ovviamente va fatto in maniera compatibile - ha rimarcato Improta - Mi assumo la responsabilità di portare una soluzione in giunta, dopo di che stabiliremo un congruo lasso di tempo per un dibattito pubblico ed eventuali proposte». Cosa diversa, ha aggiunto l’assessore, sarà «riempire il vuoto lasciato dal parcheggio. Su questo la soprintendenza dice che va riempito. Marino e io, invece, non siamo di questa opinione»



PRONTI A LICENZIARE

Poi la discussione si è spostata sul trasporto pubblico. «Se Atac dovesse andare in amministrazione straordinaria, io me ne vado», ha assicurato l’assessore. Quella di Improta su Atac, però, resta una linea dura. Riguardo ai 323 amministrativi messi in mobilità, per andare a fare i controllori nei bus e nella metro, l’assessore non ha dubbi. «Se i dipendenti accetteranno saremo contenti. Se non accetteranno, al termine della procedura ci sarà il licenziamento». Su questo punto Cgil, Cisl e Uil, lanceranno una proposta: allungare di un paio d’anni il blocco del turn over, consentendo di riassorbire in amministrazione gli impiegati distaccati. Non mancano proposte e bacchettate per la dirigenza di Atac. Taglio corse? Non è un problema, ha detto Improta. «Ci sono linee con coefficienti di riempimento del 15%: sono inutili». Quanto alle altre novità ha annunciato: «Domenica abbiamo iniziato a far girare il 64 anche di notte (studiato per ampliare l’offerta in occasione della canonizzazione). Alle 3,30 era strapieno. Ma dovrebbe essere il presidio manageriale che va a censire dove c’è la domanda, non è certo compito di un assessore». Sul nuovo stadio della Roma: «Non c’è un progetto sui trasporti, al momento non è stato presentato nulla. Scaricare tutto sulla Roma-Lido non è una soluzione».