Porte aperte a Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi Difesa

Porte aperte a Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi Difesa
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Sabato 6 Maggio 2017, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 23:11
Palazzo Salviati, a Trastevere, apre le porte ai cittadini. ​Accogliendo la proposta della manifestazione "Open House Roma 2017", anche quest’anno nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 maggio, l'edificio di piazza della Rovere, sede del Centro Alti Studi per la Difesa, normalmente non visitabili o parzialmente accessibili al pubblico, sarà aperto ai visitatori.

Il Palazzo è, dunque, tra i 200 siti significativi di interesse storico-architettonico di Roma, di solito non visitabili o parzialmente accessibili al pubblico, che si potranno visitare gratuitamente nel corso del fine settimana, dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle ore 15.00 alle 19.00. 
Le visite sono prenotabili attraverso il sito www.openhouseroma.org o www.facebook.com/openhouserm.

Il palazzo rinascimentale la cui costruzione ebbe inizio a partire dal 1520 per iniziativa di Filippo Adimari, illustre e colto prelato di famiglia fiorentina, su progetto di Giulio Penni detto Giulio Romano, dal 1971 ospita la sede del Centro Alti Studi per la difesa. L'edificio si affaccia sul Tevere e sulla via della Lungara, ricordata come una tra le più belle prospettive di Roma, progettata dal Bramante quale sito dei più importanti palazzi pontifici.
Il Palazzo, oggi monumento nazionale, ha assunto l'attuale configurazione solo nel 1933 con la costruzione dell'ala che delimita il cortile verso il parco, a suo tempo facente parte dell'Orto Botanico di Roma del quale sono ancora conservate alcune preziose piante esotiche, tra cui un raro esemplare di albero di pepe, e l'ingresso monumentale realizzato nel 1837, con le sfingi poste sui pilastri del cancello.
L'interno riveste particolare interesse per lo scalone monumentale, da attribuire a Nanni di Baccio Bigio, che dall'atrio conduce al piano nobile, riprendendo il modello dei grandi edifici cinquecenteschi di Roma. Poi per le tre sale dell'attuale biblioteca - parlatorio del Collegio militare - con i soffitti decorati nel 1883 con scene di battaglie risorgimentali, di altri episodi militari e di fasce di piante e fiori, dal pittore perugino Annibale Brugnoli. Quindi la cappella situata al piano nobile, con notevoli affreschi di carattere religioso risalenti al XVI secolo, attribuiti a Santi di Tito, che comprendono anche lo stemma con le bande merlate dei Salviati inquartate all'emblema mediceo.
Nel giardino è di particolare suggestione: la testata monumentale, non ultimata, dell'originaria scala d'acqua barocca; la statua marmorea, acefala, raffigurante Dioniso, collocata lungo il perimetro a monte della proprietà nella grotta rustica; la poderosa arcata monumentale del secolo XVII, di accesso al giardino da mezzogiorno. Molto interessante è il teatrino agreste che trova collocazione nel giardino, alle spalle del monumento alla Vittoria dove, forse, l'Arcadia teneva alcune delle sue riunioni. 
 
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