Ostia, scoppia la guerra dei rifiuti: in fiamme altri cassonetti

Ostia, scoppia la guerra dei rifiuti: in fiamme altri cassonetti
di Mara Azzarelli e Mauro Evangelisti
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Venerdì 22 Luglio 2016, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 09:53

Ostia brucia. Da giorni vengono dati alle fiamme i cassonetti, mentre le strade sono ricoperte di rifiuti, perché la raccolta sta andando a rilento e i cittadini sono esasperati. Questa è la sintesi più dolorosa per l'Ama e la giunta Raggi, in affanno da settimane visto che ogni qual volta si interviene in un quadrante della città per ripulire le strade poi si creano criticità negli altri. La trattativa tra i vertici dell'Ama e i sindacati per consentire l'apertura 24 ore su 24 degli impianti si è arenata. I sindacati chiedono che il Campidoglio accetti di incontrarli; nelle prossime ore potrebbe esserci un vertice con l'assessore Paola Muraro. Intanto, il presidente dell'Ama, Daniele Fortini, ha disposto una sorta di precettazione, firmando un ordine di servizio che, anche senza l'intesa con i sindacati, obbligherà una parte dei lavoratori dei due impianti di trattamento di Rocca Cencia e via Salaria a lavorare in modo tale che i siti restino aperti nelle prossime due domeniche. L'obiettivo è evitare che due stop degli impianti causino nuovi contraccolpi sulla raccolta e quindi allontanino ulteriormente il superamento della crisi.

 
REGIONE
Ieri si è anche svolto un vertice tra l'assessore ai Rifiuti della Regione, Mauro Buschini, e l'assessore comunale Paola Muraro, accompagnato dal parlamentare M5S del mini direttorio, Stefano Vignaroli. Non è stata invitata Ama, imbarazzo per la presenza di Vignaroli a cui inizialmente non è stato concesso di partecipare all'incontro. Si è parlato della possibilità per Roma di portare in altri impianti del Lazio parte dei rifiuti, a partire da quelli di Frosinone e Latina. E se alcuni quartieri di Roma continuano a essere ancora molto sporchi, è a Ostia che è esploso il malcontento. In due settimane vigili del fuoco e carabinieri sono dovuti intervenire su ben cinque roghi appiccati ai cassonetti e alle montagne di rifiuti accatastate.
 
LA SEQUENZA
L'altra notte ci sono stati due incendi a pochi metri l'uno dall'altro: su corso Duca di Genova il primo e su via delle Azzorre il secondo. Zone centrali e molto frequentate. La sequenza di quella che ormai sembra a tutti gli effetti una guerra dei rifiuti è impressionante. Il primo incendio, in viale della Marina, il 7 luglio. Le fiamme hanno avvolto un cassonetto stracolmo, in centro, davanti alle attività commerciali e in pieno giorno. Il copione si ripete lunedì 18 in via Domenico Purificato ad Acilia. Pure da queste parti i cassonetti sono stracolmi, l'aria è irrespirabile e i topi vengono avvistati di continuo. Per gli inquirenti c'è ancora il margine per ipotizzare che si tratti di episodi isolati. Martedì sera in via Stiepovich altro incendio: distrutti altri contenitori dell'Ama. Che dietro ci sia una regia a questo punto appare una ipotesi concreta. L'altra sera alle 22, i piromani hanno alzato la posta e appiccato due incendi. Il primo su corso Duca di Genova, poco distante da piazza Agrippa. I soccorritori stavano ancora lavorando quando è arrivata la notizia di un nuovo rogo, non molto lontano, in via delle Azzorre all'altezza di via delle Baleniere. In questo caso i cittadini dalle finestre avrebbero visto qualcuno scappare. A rimetterci sono i residenti costretti a respirare le esalazioni del rogo. I carabinieri stanno lavorando per risalire ai responsabili.

INTERVENTI
Sul fronte della pulizia della città ieri Ama ha annunciato che sono stati realizzati numerosi interventi straordinari proprio nel X Municipio (Ostia e altri quartieri). La chiusura della Pontina sta causando problemi al porta a porta nel IX Municipio. In arrivo altri interventi nel XV Municipio (Roma Nord).

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