Centauro ucciso dal pino sulla Colombo, 8 indagati per omicidio colposo

Centauro ucciso dal pino sulla Colombo, 8 indagati per omicidio colposo
di Adelaide Pierucci
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Domenica 13 Aprile 2014, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 08:02

Ci sono otto indagati per la tragedia dell'albero killer, il pino che il primo dicembre scorso schiantandosi sulla Colombo ha ucciso il fisioterapista dei vip Gianni Danieli, 42 anni e padre di due figli, in quel momento su una moto diretto a casa.

Gli indagati sono altrettanti funzionari del Servizio Giardini e per precisione del Servizio Manutenzione Territorio e Ambiente del X Municipio che si sono succeduti negli ultimi anni.

Per la Procura di Roma, infatti, con la corretta manutenzione dell'albero lo schianto mortale si sarebbe potuto evitare.

Così proprio nei giorni scorsi il pm Alberto Pioletti e il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani hanno firmato la chiusura dell'indagine, l'atto che prelude la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati, contestando a tutti lo stesso reato, l'omicidio colposo.

LA PERIZIA

La decisione è stata presa non appena il collegio peritale nominato dagli inquirenti ha consegnato la consulenza. I magistrati, letta la relazione firmata dall'ingegnere meccanico Giovanni Ricciardi, l'agronoma Angela Farina e il colonnello dell'Aeronautica Giampaolo Mordacchini, hanno iscritto i sospettati nell'elenco degli indagati e tirato le somme dell'inchiesta. D'altra parte era noto che i 46 pini della Colombo non godessero di buona salute. Già nel 2009 un ramo spezzandosi aveva ucciso un altro romano che andava al lavoro in moto, Daniele Innocenzi, 52 anni, dermatologo docente a La Sapienza e padre di tre figli.

La moglie di Gianni Danieli così dal primo momento ha denunciato l'assurdità della tragedia aspettandosi giustizia. «Mio marito non è morto per la guida spericolata o perché era ubriaco, ma perché un albero gli è caduto addosso. Per manchevolezze altri due bambini cresceranno senza un padre».

IL TIRANTE

«Da ricerche effettuate» hanno sempre sostenuto i legali della famiglia Danieli, l'avvocato Patrizia Ubaldi e Alessia Tupini, «risulta che già dall'ottobre 2012 un tirante che avrebbe dovuto tenere quell'albero fosse spezzato e arrotolato. Eppure nessuno è intervenuto». «Dalle informazioni ricevute, risale alla fine del 2009 l'ultima manutenzione effettuata dal X dipartimento di Roma Capitale sul pino. Successivamente sono stati fatti controlli solo sui rami», aveva precisato l'assessore all'ambiente del X municipio Marco Belmonte subito dopo l'incidente costato la vita a Danieli.

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