Danni del maltempo e ora chi paga? Otto mesi per il risarcimento

Danni del maltempo e ora chi paga? Otto mesi per il risarcimento
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Martedì 30 Ottobre 2018, 13:11
E ora chi paga? Di chi è la colpa del tronco che sfonda l'automobile parcheggiata che ha funzionato da estremo cuscino per l'albero caduto? Paga Adir, ovvero le Assicurazioni di Roma. E per sborsare la cifra richiesta ci mette in media dai sette agli otto mesi.

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LA FILIERA
La filiera che porta dritta al risarcimento danni è lunga e tortuosa, ma una luce in fondo al tunnel, per chi ha pazienza e caparbietà, comunque c'è. E viste le potenti raffiche di vento, e i danni che hanno provocato, dopo oggi le richieste di risarcimento si moltiplicheranno.
Un po' come quando c'è stata l'ondata di gelo a febbraio e, sotto il peso della neve, sono caduti diversi rami. O come quando le sospensioni dello scooter incappano in una delle tante buche disseminate per le strade della Capitale.
Secondo la testimonianza di un lettore che ha subito pesanti danni durante la nevicata del 26 febbraio scorso, se la procedura è affidata a un avvocato c'è la speranza di vedere qualche soldo.
Per prima cosa il legale scrive al Servizio Giardini e mette in copia per conoscenza anche il Comune di Roma. Poi passano i canonici novanta giorni in cui l'automobilista si procura una perizia dettagliata dal carrozziere e si fa fare un preventivo di spesa per riparare i danni. Nel frattempo i vigili si attivano per verificare le contestazioni.
 
 


LE OPERAZIONI
I vigili, va detto, andrebbero chiamati subito nel momento in cui il danno è ancora caldo in modo da certificare immediatamente all'amministrazione il problema. L'ideale sarebbe anche scattare foto per circoscrivere bene il danno.
A quel punto si inaugura una sorta di ping pong. Il Comune cerca di andare in meta e quindi sostanzialmente cerca il modo di non aprire il portafoglio mentre dall'altra parte della barricata si fa di tutto per riavere un ristoro. Succede quindi che l'amministrazione al primo giro di carte bollate, generalmente, si appella alla «calamità» o all' evento straordinario. Gioca la carta Cavallette per intendersi. Lo fa per giustificarsi e dire che non pagherà alcun risarcimento. Ma se l'avvocato insiste e punta sulla mancata manutenzione di strade e arredi che avrebbe potuto salvare il mezzo ha alte possibilità di vincere il match e incassare il 100%, al netto dell'Iva, dei danni richiesti.

GLI ACCANTONAMENTI
L'ultima stima delle cifre che Adir dovrà sborsare è di ben 15 milioni di euro. Numeri record e tutti racchiusi in un unico, imponente, capitolo di spesa: i risarcimenti per i danni provocati dalle buche alle persone e ai veicoli.
La somma riguarda solo il primo semestre del 2018 e bisogna tenere conto della nevicata. Non era mai accaduto prima. Nel 2015, 2016 e 2017 la società aveva accantonato rispettivamente 14 milioni, 10,2 e poi solo 7 milioni. Cifre importanti, si dirà. Ma mai come quelle di quest'anno dove c'è la doppietta neve e vento.
Ste. P.
 
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