L'Isis a Roma e a Milano. «Siamo nelle vostre strade». Circolano da ieri sul web foto con messaggi minacciosi a firma Islamic State sullo sfondo di alcuni luoghi-simbolo italiani, a Roma e Milano.
«Pura propaganda, è jhihad della parola», dice all'ANSA una fonte dei servizi di sicurezza, secondo cui cui non ci sono «nuovi concreti elementi di allarme» e la vigilanza «è sempre massima». Le foto circolano su account Twitter di sostenitori dell'Isis, riferisce la direttrice del Site Rita Katz, che le ha rilanciate sul proprio profilo. Un account, in particolare, quello di un tunisino fanatico del Califfato, la cui reale pericolosità è al vaglio dell'antiterrorismo.
«Siamo nelle vostre strade.
Chiunque sia l'autore di questi messaggi, per l'intelligence italiana questa è «pura propaganda, "guerra" psicologica, saturazione a buon mercato dei media occidentali. Saremmo stupidi a dire che non c'è allerta, soprattutto alla vigilia di appuntamenti importanti come l'Expo - spiega una fonte dei nostri Servizi - ed infatti la vigilanza è ai massimi livelli e nessun segnale viene tralasciato. Ma non ci sono nuovi concreti elementi di allarme: siamo alla Jihad della parola».
Da parte dei simpatizzanti dell'Isis, o di semplici «disturbatori», «c'è la consapevolezza - dice la fonte - che un qualsiasi messaggio siglato Stato Islamico postato sul web ha un'immediata cassa di risonanza sui media. È quello che sta avvenendo ormai da mesi. Dunque, sicuramente c'è grande effervescenza sui siti, sui social; da parte degli apparati di sicurezza c'è un profondo monitoraggio e nessuna sottovalutazione, ma un conto sono i messaggi postati su internet e un conto i pericoli reali».