Virginia Raggi però la difende: l'assessore non è in bilico, dicevano fino a ieri sera nell'entourage della sindaca. Un altro rimpasto non è nell'aria, dopo i due cambi che si sono registrati solo nell'ultimo mese, con l'addio di Adriano Meloni al Commercio (al suo posto è arrivato Carlo Cafarotti) e di Alessandro Gennaro alle Partecipate (non è stato sostituito, per il momento).
BASTA RIMPASTI
Gatta resiste, quindi, nonostante un pezzo del Movimento non la veda di buon occhio dopo la gestione dell'emergenza neve, che ha peggiorato ulteriormente lo stato già disastroso delle strade romane. L'assessora, storica militante grillina, dovrebbe comunque vedere Raggi nella giornata di oggi. Daniele Frongia, l'assessore allo Sport, fedelissimo della prima ora per la sindaca, non è mai stato in discussione.
Già ieri il Campidoglio ha chiesto chiarimenti agli uffici dei Lavori pubblici. La verità è che i cantieri, di piccolissimo cabotaggio, sono partiti meno di una settimana fa. Troppo poco per rimettere a nuovo strade martoriate da anni e anni di incuria. Nella notte tra venerdì e sabato, per esempio, le squadre del dipartimento della Manutenzione urbana si sono viste nella centralissima via del Corso, mentre altri due gruppi di operai - uno del Campidoglio e uno del municipio del Centro storico - sono rimasti a disposizione per eventuali necessità last minute. «Su via dei Fori Imperiali la squadra del municipio I è intervenuta in supporto del Simu con interventi fino a domenica mattina. La programmazione ha registrato forti ritardi», attacca il presidente della commissione Lavori Pubblici del I Municipio, Stefano Marin.
Il M5S ribatte alle accuse spiegando che il percorso del Giro a Roma è stato scelto dagli organizzatori. Lo dice Frongia e lo ripete il presidente della Commissione Sport, Angelo Diario: «Le strade di Roma sono queste, il bello e il brutto del centro di Roma sono i sampietrini. La protesta dei corridori per le condizioni del tracciato è lecita, il percorso è stato scelto dagli organizzatori, il circuito del resto era noto ed è stato continuamente monitorato».
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