Velletri, frode da 18 miloni: sedici arresti, sequestrati 130 reperti archeologici

Velletri, frode da 18 miloni: sedici arresti, sequestrati 130 reperti archeologici
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Mercoledì 9 Agosto 2017, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 08:22

Sedici persone arrestate, cinque indagati e il sequestro, tra l'altro, di reperti archeologici. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito, su disposizione del giudice per le indagini preliminare del tribunale di Velletri  Gisberto Muscolo, le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per una frode fiscale di circa 18 milioni di euro. Nel corso dell'operazione sono stati anche sequestrati beni per oltre 1,5 milioni di euro, fra cui 130 reperti archeologici recuperati al patrimonio culturale dello Stato.

 


Durante le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Velletri è stato scoperto un “vorticoso” giro di fatture false finalizzate all’evasione dell’IVA nel commercio di prodotti informatici. Gli accertamenti avevano riguardato inizialmente una società di Ciampino che, in un anno, aveva acquistato prodotti “hitech” per oltre dieci milioni di euro: successivamente si sono estesi “a macchia d’olio” portando alla scoperta di una miriade di società cc.dd. “cartiere” che, intestate a  “teste di legno” e sprovviste di struttura operativa, erano funzionali alla realizzazione della frode all’IVA “carosello”.

Venivano, infatti, interposte solo formalmente nella compravendita delle partite di merce, con lo scopo di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versate all’erario. Le imprese effettivamente destinatarie della merce, invece maturavano consistenti crediti di imposta nei riguardi dello Stato e, grazie al risparmio conseguito con il mancato versamento dell’IVA, potevano praticare prezzi estremamente competitivi. Le Fiamme gialle del Gruppo di Frascati sono riuscite a ricostruire l’intero giro d’affari delle società coinvolte.

Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto il sequestro preventivo di 5 immobili, di denaro contante, automezzi e quote societarie. Nel corso di una delle perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati, è stato anche scoperto un piccolo museo privato, costituito da 130 preziosi reperti di età etrusca,romano imperiale e repubblicana, che sono ora in mostra al Museo Tuscolano di Frascati.

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