Sono stati gli agenti del commissariato Vescovio a rintracciare il truffatore, ricercato dalle forze dell’ordine di tutta Roma. Ma una volta identificato è stato denunciato a piede libero così come prevede la legge. Gli investigatori che conoscono le sue diavolerie sono convinti che il finto rampollo di Riva torni a colpire. L’uomo ha un solo abito di lusso che sfoggia negli incontri. Si è iscritto a una chat molto nota mettendo dei fotomontaggi adeguati al cognome che spaccia: lui ritratto sopra una barca di oltre dieci metri, lui che sorride vicino a un cavallo da corsa, il finto rampollo che gioca a golf. Così si è preparato il terreno per colpire.
Accadeva che una donna, attirata in chat dal suo bell’aspetto e dalle foto così piene di lusso, accettasse l’incontro. Lui si presentava, col vestito buono, diceva di essere il figlio di Riva e prenotava in un ristorante di lusso. Ordinazioni da due, trecento euro e intanto mentre mangiava affabulava. Il bello (o il brutto) veniva al momento del conto. ”Guarda scusami tanto, non so come farmi perdonare - diceva l’impostore alla donna dal cuore infranto - ho dimenticato tutto a casa. Non ho nulla con me. Sono desolato”.
La vittima di turno, convinta che si trovasse davanti a un magnate della Finanza, pagava lei il conto e gli dava anche dei soldi. Lui prometteva di fargli un bonifico. Un bonifico che puntualmente si rivelava falso. Ma è anche capitato che qualche donna, forse un po' troppo crocerossina, sia uscita anche una seconda volta convinta che non si trattasse di un raggiro ma di un contrattempo: si sono dovute ricredere prestissimo. Non solo, il trentasettenne, era diventato l’incubo dei B&B di Roma Nord. Prendeva una camera e poi puntualmente non pagava. I titolari delle pensioni e dei B&B si erano passati la voce di stare attenti a un certo Riva perchè non pagava. La polizia l’ha fermato proprio in una di queste strutture. Poi è stato portato in commissariato dove è stato denunciato ma rilasciato a piede libero.
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