«Purtroppo - ha aggiunto Diodati - non sono rari i casi di incidenti o di aggressioni e i rischi in genere a cui sono esposte le persone che vivono per strada o in rifugi di fortuna, a partire dalla salute, e che si aggravano come sappiamo tutti quando il clima diventa più freddo. La cosa più grave che testimoniano i nostri volontari che prestano assistenza con le Unità di Strada è la precarietà estrema in cui queste persone vivono e la generale indifferenza che li circonda.
Una condizione di estrema vulnerabilità, soprattutto per donne e anziani, che va affrontata a partire dalla creazione di una rete di supporto che supporti anche l'azione del volontariato e che si doti innanzitutto nei grandi come nei piccoli centri di strutture di ricovero. Sappiamo che non è facile, ma non può più essere impossibile. E non prepariamoci a vivere l'approssimarsi dell'inverno come l'ennesima emergenza freddo».
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