Rogo al bar Ciampini, raccolta fondi online per Elmer e i 33 dipendenti

Elmer Bauzon Magcawas
di Alessia Marani
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Mercoledì 13 Aprile 2016, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 16:52
Una raccolta fondi online per la famiglia di Elmer Bauzon Magcawas dipendente del bar Ciampini che è rimasto ucciso nel rogo esploso nel seminterrato del bar domenica 3 aprile, ma anche per gli altri 33 lavoratori che ora si trovano in difficoltà. L'ha lanciata Angelo Ciampini, figlio del titolare della storica attività di piazza San Lorenzo in Lucina. «Sono cresciuto lavorando quotidianamente insieme ad Elmer - scrive nella pagina  https://www.gofundme.com/ciampinifire - Questo crowdfunding nasce da una mia iniziativa privata, libera e indipendente, come gesto di riconoscenza e gratitudine. Il 50% della somma ottenuta verrà utilizzata per aiutare i familiari di Elmer e contribuiranno in parte a trasportarne salma nelle Filippine. L'altro 50% aiuterà le famiglie degli altri 33 lavoratori a fronteggiare, almeno inizialmente, questo periodo di emergenza».
Dopo appena due giorni dal lancio, la raccolta, mercoledì pomeriggio già segnava quota 5.710 euro e quasi 900 condivisioni. Appaiono donazioni di 30, 50, 100 euro, lasciate da anonimi ma anche da numerosi clienti affezionati ai volti che ogni mattina servivano caffè e brioche nel bar all'angolo con via del Leoncino.

Domenica 17 aprile alle ore 14 si terrà una messa in ricordo di Elmer, 48 anni, di origine filippina, da 26 in Italia. «Subito dopo la salma partirà per l'aeroporto da dove, grazie al contributo di tutti voi, verrà espatriata verso le Filippine», scrive Angelo Ciampini. «Elmes era uno straordinario lavoratore, sempre entusiasta e disponibile - ricorda ancora l'imprenditore - Lascia tre figli che, insieme ai colleghi, ai clienti e ai proprietari dell'azienda ne piangono la scomparsa e, dopo 10 di lavoro insieme, lo ricordano con grandissimo affetto». Il locale è stato quasi completamente distrutto nell'incendio esploso, a quanto pare, per il cattivo funzionamento di apparecchiature elettriche. Il bar è ancora sotto sequestro in attesa che l'attività giudiziaria stabilsca cause e responsabilità per la morte di Magcawas. L'uomo era una specie di factotum per il bar ed era sempre tra i primi ad arrivare sul posto di lavoro. «Dotto' - scherzava sempre con alcuni "colletti bianchi" di zona - voi arrivate alle 9, bella la vita. Io sto qui dalle 5». Ora il futuro è incerto per i colleghi. «Il locale - aggiunge ancora Ciampini jr -dovrà inevitabilmente restare chiuso per molto tempo, rischiando di avere gravi conseguenze anche sulle famiglie dei 33 dipendenti che ora si trovano senza lavoro e senza stipendio certo». Da qui l'appello rivolto «ad amici, conoscenti e amici di amici. A chi conosceva e voleva bene ad Elmer, così quanto noi. A tutti i clienti del Caffè Ciampini,  e a quelli affezionati e legati al suo staff. A chiunque sia stato anche solo di passaggio e voglia lasciare un segno».
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