Centri commerciali, dopo la morte del bimbo all'Ikea scatta l'obbligo di presidi sanitari

Centri commerciali, dopo la morte del bimbo all'Ikea scatta l'obbligo di presidi sanitari
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Giovedì 30 Aprile 2015, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 17:01
Ricorderete tutti il dramma del piccolo Francesco, morto il 17 marzo del 2014 soffocato da un hot dog nel ristorante di Ikea, al centro commerciale Porta di Roma.

Seguirono giorni di polemiche per la mancata presenza di un centro medico all’interno di una struttura che quotidianamente ospita migliaia di persone.



Bene, a distanza di un anno da quella tragedia, il Campidoglio ha deciso di scendere in campo per cercare di prevenire disgrazie come quella accaduta al bimbo di 3 anni.



Lo ha fatto con una delibera comunale che prevede la presenza di un presidio sanitario fisso all’interno di strutture commerciali con superficie di vendita superiore o pari a 15 mila metri quadrati.

E così tutti i centri commerciali di Roma dovranno subito adeguarsi al nuovo provvedimento capitolino.

L’ambulatorio di primo soccorso dovrà essere collocato nell'area centrale dell’edificio o in prossimità dell’entrata principale e dovrà essere idoneamente segnalato.



Per quanto riguarda la gestione, il presidio medico potrà essere gestito anche in forma di cooperativa di infermieri che dovrà comunque garantire la presenza di personale specializzato, addestrato al primo soccorso e dotato delle necessarie attrezzature, inclusi i defibrillatori automatici.



Naturalmente il centro medico dovrà essere operativo durante tutto l'arco orario di apertura al pubblico della struttura, anche nei giorni domenicali e festivi. Perché tragedie come quella di Francesco non si ripetano mai più.