Roma, sedicenne chiuso dai bulli nel bagagliaio della minicar e picchiato davanti a un pub

Roma, sedicenne chiuso dai bulli nel bagagliaio della minicar e picchiato davanti a un pub
di Paolo Chiriatti
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Domenica 25 Marzo 2018, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 14:43
Lo hanno costretto a salire nel minuscolo bagagliaio della sua microcar, con la scusa di voler fare un giro di prova. Poi sono partiti a razzo tra le strade che si snodano tra corso Trieste e il quartiere Africano, con la loro vittima incastrata dietro, che non poteva nemmeno chiedere aiuto col cellulare. Un'umiliazione subita per 40 lunghissimi minuti.

LA RICOSTRUZIONE
I protagonisti di questa vicenda sono tutti minorenni, un brutto episodio di bullismo che purtroppo non si è chiuso qui. I due hanno nuovamente incrociato in strada il ragazzo tenuto in ostaggio sulla sua minicar il giorno prima, uno studente di 16 anni, pretendendo un altro giro. Il liceale ha accampato una scusa, spiegando loro che il suo papà gli aveva vietato per qualche giorno l'uso del veicolo. Ma poche ore dopo lo hanno visto girare proprio sulla microcar, e a quel punto è scattata la spedizione punitiva: i due minorenni hanno aspettato la sera, sapendo che con ogni probabilità il ragazzo sarebbe uscito per andare nel pub nei pressi di viale Etiopia frequentato da lui e dai suoi amici. Così è stato, e pochi minuti dopo il suo ingresso nel locale, i due bulli lo hanno trascinato fuori e lo hanno preso a pugni e calci per punire lo sgarro nei loro confronti. Una sequenza impressionante, un pestaggio di fronte a diversi testimoni durato qualche manciata di secondi prima che i responsabili si dileguassero.

Solo a quel punto la vittima ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine. Il minorenne, accompagnato dal padre, ha raccontato tutto alla polizia. Ha spiegato di aver ceduto alle richieste dei due ragazzi, infilandosi anche nel bagagliaio, per evitare guai peggiori. Tra lui e quei due coetanei che lo hanno umiliato e picchiato non c'è mai stato un rapporto di amicizia, ma di conoscenza, costellato di tante piccole prepotenze. I due sono conosciuti nella zona, anche loro frequentano i giardini della metropolitana alla fermata Sant'Agnese Annibaliano.
Sull'episodio, che risale alla seconda metà del mese, indagano gli agenti del commissariato Vescovio, che stanno lavorando ad altre tre denunce simili, sempre tra corso Trieste e il quartiere Africano: piccole rapine e atti di bullismo, in un caso anche sotto la minaccia di un coltello. Gli investigatori stanno procedendo speditamente e sanno chi sono i responsabili. Le indagini dovrebbero concludersi a breve, ma il riserbo è stretto poiché si tratta di vicende che hanno come protagonisti dei minorenni. Come il caso di un altro studente, avvicinato mentre era sulla sua microcar, al quale due coetanei hanno estorto 20 euro, o di un liceale immobilizzato per strada, anche in questo caso da due coetanei: mani al collo e minacce in cambio di pochi spiccioli. Tanti casi, che si aggiungono a quelli già risolti nelle scorse settimane dai carabinieri, e a quelli elencati nelle chat dei genitori, sempre più preoccupati per le violenze subite dai loro ragazzi.
 
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