Buche, dalla giunta Raggi 2 milioni meno del 2015, ma a Ottavia è boom

Buche, dalla giunta Raggi 2 milioni meno del 2015, ma a Ottavia è boom
di Fabio Rossi
4 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2017, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 14:15

Quasi due milioni in meno a disposizione per la manutenzione stradale, nel 2017, rispetto a due anni fa, quando in Campidoglio c'era ancora Ignazio Marino. La tanto annunciata (e attesa) operazione #StradeNuove, lanciata da Virginia Raggi, ancora non si vede, almeno per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, mentre per quella straordinaria (gli investimenti) un bilancio si potrà fare solo a cantieri ultimati.




E non solo sull'asfalto, sempre più disastrato, ma anche e soprattutto nei documenti di bilancio. Dove la svolta ancora non c'è, e nemmeno si intravede nel prossimo futuro. Il conto economico parla chiaro: nel 2015 la spesa finale per questo capitolo è stata di 50,6 milioni di euro. Già ben lontana, per intenderci dai «250 milioni di euro l'anno per cinque anni» necessari, secondo le stime dei tecnici dell'Acer, per rimettere la situazione sui binari della normalità. Ma la situazione, negli anni successivi, è addirittura peggiorata.

LE MANOVRE
Nel 2016, con il bilancio approvato dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, gli stanziamenti per la lotta alle buche sono scesi a quota 49,1 milioni. Per poi risalire leggermente quest'anno, nella manovra di previsione della giunta pentastellata, a 49,9. Ma la prospettiva inserita nei documenti contabili dall'assessore Andrea Mazzillo parla di un'ulteriore contrazione nel 2018 e nel 2019, con un budget che si dovrebbe stabilizzare sui 48,9 milioni nel prossimo biennio. Va considerato che il conto complessivo della manutenzione stradale comprende i fondi del dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu), che si occupa degli 800 chilometri di arterie della grande viabilità, ma anche quelli destinati ai 15 Municipi, che hanno competenza sui 4.700 chilometri complessivi della viabilità secondaria.

LA MAPPA
Se il Simu ha subìto un consistente taglio delle risorse a disposizione - dai 30,2 milioni del 2015 ai 27 di oggi, con la prospettiva di scendere a 26 l'anno prossimo - i Municipi hanno mantenuto praticamente inalterato il budget complessivo, ma con una ripartizione diversificata a seconda dei quadranti della città. La parte del leone la fa il VII (Appio-Tuscolano), il Municipio di nascita dell'assessore ed ex vice sindaco Daniele Frongia, che ottiene la somma più alta in assoluto, 2,5 milioni, con un incremento di 600 mila euro rispetto al 2015. In proporzione, però, l'incremento più consistente rispetto a due anni fa spetta al quadrante settentrionale della Capitale: il budget del XV Municipio (Cassia-Giustiniana) viene più che raddoppiato, passando da 774 mila euro a 1,6 milioni, ma aumentano i fondi a disposizione anche per il XIV (Monte Mario), quello della sindaca, che guadagna 500 mila euro in più, da 1,1 a 1,6 milioni.

LE ELEZIONI
Più fondi anche per i due Municipi che saranno interessati dalla prossima tornata elettorale midterm: al X (Ostia-Acilia) - il Municipio commissariato per infiltrazioni mafiose dove alle ultime elezioni comunali il M5S ha sfondato quota 40 per cento - vanno 2,3 milioni, contro gli 1,8 dell'epoca Marino; per l'VIII (Ostiense-Garbatella), reduce dalle dimissioni del minisindaco Paolo Pace, di passa da meno di 900 mila euro a 1,7 milioni. Restano stabili i fondi a disposizione dei due Municipi governati dal Pd: il I (centro storico-Prati) resta a quota 2,2 milioni; il II (Salario-Parioli-Nomentano) passa da 903 a 967 mila euro. A perdere soldi rispetto a due anni fa, anche in modo evidente, è il Municipio XII (Monteverde), che passa da 2,6 milioni a 766 mila euro.

GLI INVESTIMENTI
Diverso è il discorso sul fronte della manutenzione straordinaria, che rientra nel capitolo degli investimenti. Qui la sindaca ha annunciato un piano straordinario da 85 milioni di euro. La cifra non è comunque eccezionale: l'ultimo piano investimenti della passata amministrazione arrivava a 119 milioni, poi sono arrivati i fondi del Giubileo a rendere impossibile un realistico confronto con oggi. Ma quando si parla di opere pubbliche (la manutenzione straordinaria prevede il completo rifacimento di alcune strade) bisogna comunque attendere quanto sarà concretamente realizzato al termine del periodo, come insegna proprio la recente esperienza dell'Anno Santo. Se alcune strade sono già state rifatte, da via di Boccea a via Appia Nuova, per altri cantieri sono già emersi i primi intoppi: come nel caso di piazza Venezia e di via Aurelia, i due progetti più importanti del lotto, per i quali l'Autorità nazionale anticorruzione ha chiesto di sospendere le procedure, in attesa di verificare alcuni aspetti del bando su cui è stato presentato un esposto alla stessa Anac.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA