Atac, dopo il flop corse per autisti e operai ecco il bonus-chilometri

Atac, dopo il flop corse per autisti e operai ecco il bonus-chilometri
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 24 Luglio 2018, 19:44
Un bonus legato ai chilometri macinati dai bus sulle strade di Roma, sia per gli autisti, sia per gli operai che ogni giorno hanno a che fare con i guasti a raffica. L'idea sta circolando in Atac da qualche settimana e ieri è stata illustrata ai sindacati. La firma sull'accordo ancora non c'è, ma da parte delle corporazioni interne, solitamente battagliere, stavolta è arrivata più di un'apertura. «Si potrebbe arrivare a un'intesa già nei prossimi giorni», spiegano fonti sindacali.

Si tratta in sostanza di premiare i dipendenti dei depositi più produttivi, quelli che riescono ad assicurare un servizio migliore in termini di chilometraggio. A inizio anno infatti l'azienda fissa per ogni rimessa un obiettivo da raggiungere. Numeri annotati sulla carta, che fino a oggi sono stati quasi sempre traditi da prestazioni scadenti, anche perché il parco mezzi di Atac, con 12 anni di media, è uno dei più datati d'Europa e di miracoli non se ne fanno. L'anno scorso, per dire, sono saltate 1,3 milioni di corse. Ecco allora l'incentivo: chi riuscirà nell'impresa di superare il traguardo fissato dalla società, porterà a casa un premio a fine mese. Non tutti i dipendenti del deposito indiscriminatamente, ovvio, solo chi lo ha davvero meritato. I criteri di questa selezione devono ancora essere definiti. Ma il principio generale è chiaro.

Per la prima volta un extra di questo tipo, legato ai chilometri delle corse, sarà applicato ai dipendenti e non ai manager di via Prenestina. La sperimentazione dovrebbe partire a breve, sempre se si arriverà a una firma, e dovrebbe durare tre-quattro mesi, in modo da valutarne l'efficacia.

L'azienda dei trasporti, schiacciata da un debito miliardario, deve necessariamente mettere in campo un pacchetto di misure per rafforzare l'efficienza dei lavoratori, come hanno scritto anche i giudici del Tribunale fallimentare, che a breve sforneranno il verdetto sul concordato. La decisione dei magistrati è attesa per l'inizio della prossima settimana. Dopo il parere positivo della Procura, in via Prenestina si respirava un cauto ottimismo, poi sono arrivate due brutte notizie in sequenza: prima il flop (inatteso) della gara per acquistare 320 nuovi bus, poi la bocciatura dell'Anticorruzione alla proroga del contratto con il Comune. Due pilastri del piano di salvataggio minacciati, su cui in qualche modo si dovrà intervenire.

RIUNIONE ANTI-CRISI
Se ne è parlato anche ieri a Palazzo Senatorio, nel vertice tra la sindaca Virginia Raggi e gli assessori. Alla riunione non ha partecipato Paolo Simioni, fuori Roma per qualche giorno, che però segue da vicino l'evolversi della situazione. Sul fronte bus, almeno un centinaio di navette dovrebbero essere ordinate tra pochi giorni, a inizio agosto, tramite la piattaforma Consip, che fa capo al Ministero dell'Economia. Per gli altri servirà un nuovo bando, stavolta gestito direttamente dal Campidoglio.

 
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