Roma, studente rapinato e stuprato a San Lorenzo. L’incubo di un 22enne: «In tre, brutali e spietati»

Aggredito dal branco: tornava a casa dopo la nottata in Centro. Prima costretto a prelevare denaro dal bancomat e poi violentato

Roma, studente rapinato e stuprato. L’incubo di un 22enne: «In tre, brutali e spietati»
di Flaminia Savelli
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Martedì 4 Ottobre 2022, 00:27 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 10:05

Stava rientrando a casa quando è stato avvicinato da un gruppetto di tre persone. Lo hanno accerchiato e rapinato per poi costringerlo a prelevare denaro allo sportello bancomat. Ma l’incubo per uno studente fuori sede di 22 anni, diventa orrore quando uno del branco lo ha trascinato all’angolo della strada violentandolo.

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Una notte di sangue e violenza quella che si è consumata tra le vie sempre affollate di San Lorenzo, il quartiere universitario di Roma. Una rapina degenerata in uno stupro: un dramma terminato alle prime luci del mattino di sabato, intorno alle 7.20, solo quando un passante ha chiamato i soccorsi. Le indagini della Squadra Mobile sono partite dal luogo dell’aggressione, la trafficata via Tiburtina.

E il racconto dello studente, arrivato nella Capitale dalla Sardegna, fa venire i brividi: «Prima mi hanno chiesto i soldi, poi mi hanno trascinato fino al bancomat, dove non sono riuscito a prelevare. A quel punto, uno di loro si è scagliato contro di me. Calci, pugni e infine la violenza sessuale». Gli investigatori, ieri mattina, hanno già sequestrato le immagini di sorveglianza dello sportello bancomat dove i tre banditi hanno trascinato il ragazzo per prelevare. 


IL RACCONTO
«Ho trascorso la serata in alcuni locali di San Giovanni con i miei amici e per tornare a casa ho noleggiato un monopattino. L’ho parcheggiato all’altezza di via degli Etruschi dove poi quei tre si sono avvicinati. Minacciandomi mi hanno rapinato: erano brutali e spietati», così inizia il racconto dell’orrore del giovane che a San Lorenzo divide l’appartamento con un gruppo di studenti Erasmus. Un racconto che prosegue nel dettaglio con le minacce per costringerlo a consegnare l’orologio, il cellulare e a prelevare con le botte in pieno volto. Quindi il drammatico resoconto della violenza sessuale. Secondo quanto riferito, uno della gang lo avrebbe trascinato in un luogo appartato dove si è consumato lo stupro. Quindi gli aggressori si sarebbero allontanati mentre la vittima, raccogliendo le poche forze, si sarebbe trascinato verso via degli Etruschi dove poi è stato soccorso. A trovarlo sul ciglio del marciapiede è stato un passante del quartiere che per primo ha allertato le forze dell’ordine e ha fatto partire la macchina dei soccorsi. In pochi minuti a San Lorenzo sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il ventiduenne (in codice rosso) all’ospedale Umberto I, dove è stato curato e dimesso. I medici hanno subito proceduto con gli accertamenti medici previsti in caso di stupro. I risultati verranno consegnati agli agenti della Squadra Mobile che stanno ricostruendo quanto accaduto e raccogliendo le tracce che i banditi hanno lasciato durante la brutale aggressione. A partire dai dettagli forniti dallo studente. Secondo le prime informazioni, a infierire su di lui sarebbe stato un gruppo di giovani stranieri. Tuttavia, precisano i poliziotti: «La vittima era in evidente stato di choc, era sconvolto e i ricordi potrebbero essere alterati». 


LE INDAGINI
È sulle immagini di video sorveglianza che ora si stanno concentrando gli accertamenti. I due occhi elettronici che sorvegliano lo sportello di via Tiburtina potrebbero aver ripreso l’intera sequenza. Ancora: i poliziotti stanno visionando anche le immagini di video sorveglianza della stazione Termini: il sospetto è che gli autori della violenza siano tra i gruppi di sbandati che bivaccano alla stazione. Infine, gli investigatori sono tuttora impegnati nella ricostruzione degli spostamenti e degli orari della vittima. Nel mirino, dunque, ci sono anche i locali di San Giovanni dove lo studente ha trascorso la serata. Non è escluso, che qualcuno possa averlo notato e da lì seguito fino a San Lorenzo. Infine, per tutta la giornata di ieri sono stati ascoltati i coinquilini del giovane e i titolari delle attività lungo la via Tiburtina. Tra le sei e le sette di sabato mattina erano molti infatti gli esercizi che stavano già aprendo al pubblico: qualcuno potrebbe aver notato un particolare determinante per risalire all’identità dei tre. 


L’EMERGENZA
Dopo questo episodio nella Capitale sale la tensione: venerdì notte un’altra violenza si era consumata alla Garbatella. La vittima, un’impiegata di 54 anni, è stata violentata e rapinata in via Valignano. La donna aveva festeggiato il suo compleanno con alcune amiche quando un uomo è salito a bordo della sua macchina. Dopo averla picchiata selvaggiamente l’ha violentata. Le indagini sono ancora in corso. Dall’identikit, si tratterebbe di un giovane dalla carnagione olivastra, di altezza medio alta. La polizia scientifica ha raccolto anche le tracce lasciate in auto: impronte e non solo. In zona, sono serrati al controllo e si stanno passando al setaccio tutte le aree in cui ci sono accampamenti di fortuna.
 

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