Roma sold out. File chilometriche di visitatori per entrare al Colosseo o ai Musei Vaticani. Quasi impossibile camminare a piazza di Spagna, al Pantheon e alla Fontana di Trevi. E ancora più complicato trovare in Centro un posto per mangiare a pranzo o a cena. Almeno 150mila turisti ieri hanno preso d'assalto Roma. Seguendo perfettamente un trend negli ultimi sette giorni che hanno visto - con picchi nello scorso weekend, ma oggi per le celebrazioni del 25 Aprile le cose non andranno diversamente - arrivare nella Capitale quasi un milione di persone. Oltre la metà - il 60 per cento - dall'estero, soprattutto americani e nordeuropei, a riprova che la Città eterna è una delle mete più agognate d'Europa e che, soprattutto, stanno arrivando anche vacanzieri con maggiore capacità di spesa.
Roma, bagni pubblici bocciati: «Sporchi e a pagamento». Ovunque assenti i copriwater monouso
IL TREND
Al riguardo spiega Roberto Necci, presidente del centro studi capitolino di Federalberghi: «Sabato e domenica scorsi i 1.200 alberghi erano pieni e credo che questo trend si confermerà fino alla festa della Repubblica del 2 giugno.
Roma, negli hotel manca personale esperto. L'appello dei gestori: «Costretti a cercare altrove»
Per aggiungere: «I dati sono positivi sia nella parte del centro storico, sia nel turismo di prossimità relativo all'area laziale. Questo conferma come Roma possa attrarre risultati positivi anche per tutto il territorio limitrofo». Come detto ieri e in una Roma assolata, è stata invasa da un fiume di turisti. Musei letteralmente presi d'assalto, con i visitatori che hanno atteso ore senza lamentarsi per entrare alla Basilica di San Pietro, ai Musei Vaticani, i Fori Imperiali e il Colosseo o ai Capitolini. Molto affollati anche i quartieri più caratteristici come Trastevere, Monti o il Ghetto, con visitatori che si sono pure allungati verso aree come la zona di piazza Bologna o Prati, non certamente un tempo inseriti nei percorsi turistici. Nonostante il giorno feriale, maggiori erano anche le presenze sul litorale.
Chiaramente questa situazione ha messo pressione alla circolazione delle auto, anche se non si sono avuti incolonnamenti perché molti romani hanno lasciato la città e sono partiti per il Ponte. Anche perché già da ieri le prime strade sono state chiuse in prospettiva delle celebrazioni di oggi.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout