Ha minacciato alcune dipendenti fingendo di avere con sé una pistola. È entrato così, in pieno giorno in una farmacia di piazza della Repubblica e l'ha rapinata. A volto semi coperto, con dei pantaloni corti e una maglietta verde: lo stesso abbigliamento indossato per mettere a segno altri tre analoghi colpi.
LA DINAMICA
È stato rintracciato e fermato dalla polizia l'ultimo rapinatore seriale di farmacie che solo il 31 maggio scorso era uscito dal carcere dopo aver scontato una pena per simili reati. Oltre alla farmacia a pochi passi da via Nazionale, l'uomo, Z.
GLI ARRESTI
Nel corso del 2022 decine e decine di attività commerciali - farmacie in testa - capitolarono sotto il peso di avventori tutt'altro che improvvisati. Degli arresti eseguiti dalla polizia, Mobile e commissariati, che avevano rallentato il fenomeno proprio per il numero di persone a cui è stato possibile contestare la serialità, tutti rientravano nella "casistica" di rapina aggravata perché perpetrata con l'uso di armi. E non giocattolo. Di fronte al problema, che oggi sembra tornare a riproporsi, la polizia focalizzata la "rete" in zone come Tor Carbone, San Giovanni, Colombo che per conformazione garantivano facile vie di fuga, è arrivata al nodo della matassa. Nei mesi scorsi si è arrivati così all'arresto di una coppia di italiani che in tre mesi avevano collezionato ben 20 rapine puntando sempre i soliti quattro o cinque negozi. Ancora sul litorale con più di 30 episodio tra Frascati, Velletri, Anzio: sempre negozi "facili" perché posizionati in aree da cui non era difficile fuggire o sprovvisti di video-sorveglianza. Gli autori? In carcere da mesi.
Nel novero delle "vittime" anche numerose farmacie che non sono mai state esentate dal problema. Tant'è vero che la Federfarma aveva messo nelle mani della Mobile un report delle attività più colpite che risultò essere funzionale poi all'attività di repressione del reato. E da ultimo «molte farmacie associate - spiega Alfredo Procaccini dalla Federfarma - hanno rinnovato il collegamento diretto con la Questura per gli impianti di videosorveglianza». Alcune attività, soprattutto di periferia, per quanto la casistica non escluda farmacie più centrali, stanno pensando di ricorrere ad una vigilanza fisica soprattutto nell'orario notturno.