Dehors, stop agli abusivi a Roma: scattano le rimozioni tra centro storico e Prati

Via alla prima fase della task force della polizia locale nel I municipio

Dehors, stop agli abusivi a Roma: scattano le rimozioni tra centro storico e Prati
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 17:45

Controlli e accertamenti sulle pedane esterne di bar e ristoranti. Lo stop ai dehors selvaggi e agli arredi abusivi, è iniziato ieri mattina tra rimozioni e multe. I vigili urbani - su disposizione del Campidoglio - sono partiti dal I municipio. Ne hanno rimossi diocitto da Campo dè Fiori a via Crescenzio, passando per piazza Navona e Monti. La prima in via dei Pastini.
In alcuni casi, i titolari si erano allargati rispetto alla metratura concessa. In altri, sono risultate del tutto abusive. Le prime a saltare sono state le Osp sono state quelle che intralciavano la viabilità o insistevano su percorsi per ipovedenti, scivoli per il passaggio dei diversamente abili o che erano un pericolo per la viabilità. «Abbiamo dato un segnale importante e rimesso le regole dove si stava creando una giungla» ha commentato l'assessora alle Attività Produttive, Monica Lucarelli che ha guidato la cabina di regia con municipi e polizia locale».

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LA TASK FORCE
Nei prossimi giorni i controlli si allargheranno al II municipio e quindi a tutti i quadranti della Capitale. Una maxi operazione di decoro, partita lo scorso dicembre quando a tutti gli esercenti è stato inoltrato il vademecum con le regole aggiornate causa Covid per l'occupazione di suolo pubblico. Le prime 400 multe erano scattate il 19 gennaio, sempre nel centro storico. Per l'intera operazione, il I municipio ha ottenuto 600 mila euro di bilancio da destinare al piano rimozione dei dehors. «Con la pandemia - ha aggiunto l'assessora Lucarelli - sono stati molti i commercianti che hanno sfruttato l'emergenza per allargarsi o tentato di installare pedane e dehors completamente abusivi. Alcuni per evitare la multa, hanno provveduto da soli alla rimozioni. Gli accertamenti comunque proseguiranno nei prossimi giorni e in tutta la città». Nello specifico, i vigili urbani eseguiranno i controlli nei rioni Prati e Celio. Anche in questo caso, i vigili procederanno con i controlli e quindi, in caso di irregolarità, con la rimozione.
LO STATO D'EMERGENZA
Intanto i titolari di bar e ristoranti si preparano a un altro cambio di passo.

Dal prossimo primo aprile infatti, con la fine dello stato d'emergenza, torneranno le tariffe per l'occupazione di suolo pubblico. La questione è quanto mai urgente. Una misura straordinaria concessa dalla ex giunta Raggi per sostenere le imprese piegate dalla pandemia. Così gli imprenditori della ristorazione hanno avuto la possibilità di allargarsi con sedie e tavolini anche su strade e parcheggi. Con la piantina dei tavolini esterni che nei mesi si è allargata a macchia di leopardo in tutti i quadranti della città. Gli ultimi ad allargarsi -lo scorso maggio - sono stati i ristoranti lungo le strade a grande viabilità nei quadranti di Prati, Ottaviano, Ostiense ed Esquilino. Con gli spazi esterni allestiti da via Crescenzio a via Candia, da viale Giulio Cesare a via Fabio Massimo, via Ottaviano e via della Giuliana.

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Alla fine, è stato calcolato che negli ultimi due anni a Roma il totale di occupazione di suolo pubblico ha toccato il tetto dei 65 mila metri quadrati in più. Tuttavia con il termine dello stato d'emergenza, verranno disposte nuove regole. A partire dagli arredi allestiti sulle strisce blu e che andranno rimossi entro i termini che verranno fissati.
 

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