Roma, i bivacchi e la tendopoli della stazione Termini. I residenti: «Situazione ormai insostenibile»

ll Nucleo assistenza emarginati (Nae) della Polizia locale: «In programma gli sgomberi». Riunita la commissione Trasparenza del I municipio

Piazza dei cinquecento
di Raffaele Marra
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Sabato 8 Aprile 2023, 11:26

Dopo le centinaia di segnalazione pervenute al Consiglio del I municipio, comprese quelle dei residenti, dei comitati di quartieri, delle associazioni di commercianti, la Commissione trasparenza si è riunita per discutere il problema dei “senza fissa dimora” divenuta insostenibile in tutto il quadrante in primis la stazione Termini e piazza Vittorio Emanuele II. «Ho convocato la commissione Trasparenza per trovare una soluzione urgente per i senza fissa dimora che stazionano da tempo sotto i portici di piazza dei Cinquecento e zone limitrofe - dice il presidente Stefano Tozzi - il comune ci assicurato che al momento stanno intervenendo con l’assistenza sociale e in un secondo momento lo faranno con gli sgomberi anche coinvolgendo il Nae della Polizia municipale e che avverrà a breve. La situazione è delicata, dopo la chiusura del sottopasso Turbigo e lo sgombero di viale Pretoriano, i senza fissa dimora si sono sparsi in piazza Pepe (vicino via Turati, ndr) e sotto i portici di piazza dei Cinquecento, l’auspicio è che si risolva entro breve. La stazione Termine è la porta di Roma sia per i cittadini che per i turisti e trovare una situazione del genere è una vergogna».

 

La stessa situazione della stazione Termini la si trova a piazza Vittorio, o al Mausoleo di Mecenate tra via Merulana e via Leopardi e all’Esquilino e nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore. «Una volta sgomberato l'accampamento abusivo di Viale Pretoriano il problema dei bivacchi si è solo spostato su altre zone una di queste, piazza dei Cinquecento sotto il porticato, vicino la sede della Soprintendenza speciale archeologica capitolina - dice Alexa Sasson vice presidente del Comitato Rinascita Esquilino e Comitato Albergatori romani - solo che a meno di cento metri c’è l’ex hub vaccinale che dovrebbe essere utilizzato dai senza fissa dimora che tutte le sere purtopppo è vuoto, non so perchè probabile perchè  li dividerebbero e non potrebbero stare più insieme e poi non potrebbero più bere, fumare e fare altro, è assurdo avere un ex hub vaccinale di fronte un cinque stelle lusso con brande vuote tutte le sere e non essere utilizzato, per poi vedere tutte le sere decine di senza tetto accamparsi per terra sotto il colonnato come acvien per altro anche a piazza Vittorio con i resident i che per entrae nei portoni di casa deve fare la gimkana. In qualche maniera i senza tetto vanno sistemati, non bisogna solo spostarli, ma avviare un piano di inserimento per restituirgli dignità.

Hanno bisogno di lavarsi, mangiare avere un posto la caldo, insegnargli un lavoro e farli ritornare a vivere». Si auspica dunque un intervento urgente e che riporti una situazione quella nel centro di Roma, a livelli accettabili visto il flusso sempre crescenti di turisti di questo periodo. Spostarli, non solo sgomberarli, e di certo l'aver centralizzato le mense dell Caritas in due località strategiche nel centro al centro di Roma non aiuta, quella di Colle Oppio (a due passi dal Colosseo) per il pranzo e quella di via Marsala (alle spalle della Stazione Termini) per la cena, la stazione ferroviaria più trafficata d'Italia, e la quinta in Europa, con circa 480 000 passeggeri al giorno.

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