Roma, arriva il commissario Tronca: adatterò il modello Expo per Roma

Roma, arriva il commissario Tronca: adatterò il modello Expo per Roma
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Sabato 31 Ottobre 2015, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 10:04
Mentre a Milano cala il sipario sull'Expo, a Roma prende forma la nuova fase del dopo-Marino. A guidarla sarà proprio il prefetto del capoluogo lombardo, Paolo Tronca, uno dei principali artefici del successo dell'Esposizione Universale. «Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», le sue prime parole dopo la nomina a commissario della Capitale.



Da domenica Tronco sarà a Roma per ricevere dal prefetto Franco Gabrielli la notifica del nuovo incarico dopo le dimissioni dei 26 consiglieri comunali che ieri hanno segnato la fine del mandato di Ignazio Marino. Tronca dovrebbe così insediarsi in Campidoglio e poi avere la sua prima uscita pubblica: accogliere alle 16 Papa Francesco che celebrerà la messa al cimitero del Verano in occasione della festa di Ognissanti. Un ruolo, quello di accogliere al pontefice, che tradizionalmente spetta al sindaco o a chi è al vertice del Campidoglio. Ma ancora la sua agenda non è nota. Già lunedì potrebbe poi incontrare il premier Matteo Renzi



«Abbiamo scelto il prefetto Tronca perché il Giubileo deve funzionare come ha funzionato Expo», ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. E sarà proprio l'Anno Santo una delle prime sfide. «Non ho preoccupazioni particolari - afferma Tronca -. C'è lo stesso spirito con cui sono arrivato a Milano. Quindi entusiasmo e orgoglio. E determinazione ad esercitare la mia responsabilità al meglio».



Ma nell'affrontare il Giubileo non sarà solo. Oltre al prefetto Franco Gabrielli che ha già un ruolo di coordinamento, ci sarà quel «dream team» invocato dal premier. Sui nomi non trapelano informazioni ma sembrano esclusi personaggi legati alla politica. In corsa ci sono il magistrato ed ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella, ma anche il numero uno del Coni Giovanni Malagò, e il sovrintendente Carlo Fuortes.



«Non ho pensato a qualche nome specifico - sottolinea Tronca - ma ad ambiti da cui attingere professionalità utili. È da presuntuosi pensare di risolvere i problemi da soli. Non conosco la realtà dei problemi con cui mi andrò a confrontare ma so che continuerò a usare quel metodo di squadra che mi ha aiutato a risolvere emergenze».



Ora l'emergenza si chiama Roma, una capitale travolta da scandali e inchieste e che deve fare i conti con i problemi quotidiani di una metropoli da 3 milioni di abitanti, dai trasporti al degrado.