Il fondo per il salario accessorio, per il momento, avrà una dotazione di 157 milioni di euro: 127 milioni è la parte fissa, erogata in base agli istituti contrattuali nazionali, 30 milioni sarà invece la parte variabile legata ai nuovi incentivi di produttività. Con il nuovo sistema il 90% delle risorse destinate al salario accessorio verrà assegnato in base alla «produttività di struttura» che rimpiazza la vecchia «produttività di sistema» fondata su una sorta di pagellino che i dirigenti attribuivano periodicamente ai dipendenti. D'ora in poi, invece, ai vari uffici comunali verranno assegnati alcuni obiettivi da raggiungere legati alla qualità dei servizi.
I premi saranno distribuiti in base ai risultati, anche se al di sotto del 70% degli obiettivi non scatterà alcun gettone. Tutti gli obiettivi dei vari settori - dai gruppi della Municipale, alle scuole, agli uffici tecnico amministrativi - passeranno dagli indicatori che verranno introdotti nel piano esecutivo di gestione, il cosiddetto Peg. Sarà istituita anche «la Scuola di formazione del personale capitolino - ha spiegato De Santis davanti alle telecamere - che assicurerà un livello di preparazione per assicurare ai cittadini servizi ottimali». Per il delegato al Personale, «dopo 7 anni di blocco della contrattazione nazionale il risultato raggiunto a Roma può aprire la strada ad una nuova stagione di confronto sul futuro del pubblico impiego».