Rieti, il terremoto punizione divina
dopo le unione civili. Il vescovo
Pompili contro Radio Maria: idiozie

Rieti, il terremoto punizione divina dopo le unione civili. Il vescovo Pompili contro Radio Maria: idiozie
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Venerdì 4 Novembre 2016, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 19:50
RIETI - «Scempiaggini blasfeme». Il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, condanna senza mezzi termini le affermazioni di Radio Maria sul terremoto come «castigo divino» dopo le unioni civili. Il Vaticano, con il sostituto alla segreteria di Stato, Angelo Becciu, ha bollato come «offensive per i credenti e scandalose per chi non crede» le affermazioni uscite dalla Radio Maria.

Interpellato dall'Adnkronos, monsgnor Pompili che dallo scorso agosto è in prima linea nell'aiuto agli sfollati con la sua diocesi, osserva: «l'idea di una punizione divina è già di per sè una caricatura divina. Un' affermazione inaccettabile. Siamo di fronte a scempiaggini e ad una forma di blasfemia. Si tratta di una idiozia anche da un punto di vista teologico».

Il vescovo di Rieti pensa alla sofferenza della sua gente e al fatto che lo sciame sismico non si arresta: «il dramma vero è che le scosse non si esauriscono. Questa tragedia senza fine colpisce gli affetti, mette a dura prova la fede ma è proprio davanti a tragedie di questa entità che chi pronuncia scempiaggini di questo tenore dovrebbe ricordare che significhi “non nominare il nome di Dio invano”. In questo caso poi è una idiozia anche da un punto di vista teologico».
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