Rieti, la stagione da record
di Gabriele Chilà punta di diamante
della Studentesca Milardi

Gabriele Chilà (Foto Colombo)
di Lorenzo Bufalino
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Giovedì 22 Dicembre 2016, 10:41
RIETI - In questo anno 2016 tutti si aspettavano il grande salto di qualità del reggino Gabriele Chilà. Lo staff tecnico della studentesca Andrea Milardi ha sempre creduto nelle doti del ragazzo calabrese e quest’anno il saltatore in lungo non ha deluso le attese. Una stagione da incorniciare la sua che trova forse l’unico rammarico nella finale mondiale di Bydgoszcz mancata per un pelo. Gabriele inizia con l’atletica da bambino quando iniziò ad allenarsi al camposcuola del rione Modena di Reggio Calabria, sua città natale e dove continua a vivere e ad allenarsi. Fin dai primi passi nel camposcuola di Reggio Calabria Gabriele è stato seguito dal suo attuale allenatore Oreste Tarantino, ex forte atleta calabrese detentore del record regionale sui 100 metri. La sua precedente società prima di approdare tra le fila dell’atletica studentesca Rieti è stata la Naf Aranca di Reggio Calabria.

Chilà inizia la sua avventura con la maglia della studentesca nell'anno 2013. Il Reggino alle prime competizioni con la casacca rossoblu mette subito in luce il suo grande talento arrivando secondo nel salto in lungo ai campionati Italiani del 2014 svolti nell’impianto reatino del Raul Guibobaldi. Da quella gara l’allievo di Oreste Tarantino prende coscienza dei grandi mezzi che ha a disposizione. Un 2015 deludente a causa di un infortunio che gli fa saltare i più importanti eventi della stagione non buttano giù di morale Gabriele, che continua ad allenarsi e a dare i primi segnali di ripresa nel finale di stagione. Grazie ad una grande prova di coraggio e nervi saldi conquista il secondo posto nella gara di salto in lungo alle finali dei campionati di società assoluti a Jesolo. Sarà la gara della svolta. Il suo fantastico 2016 inizia subito con un successo ai campionati Italiani juniores indoor di Ancona dove vince, convince e fa sognare il pubblico con un salto nullo di pochissimi millimetri che sfiora la barriera degli 8 metri, la barriera che vale una carriera per un saltatore in lungo. Con la vittoria di Ancona si assicurò il posto in nazionale nel triangolare di Padova che sarebbe andato in programma da lì a poco. A Padova accade ciò che anche il professor Milardi si era augurato per il suo atleta, viaggiare il più vicino possibile agli 8 metri. Chilà a Padova non solo vincerà l’incontro internazionale contro i pari età di Francia e Germania, ma abbatterà anche il record Italiano della specialità. 7.78 la misura che gli ha consentito di entrare nel libro dei record dell’atletica Italiana.

Un record ancora più sentito che gli permette anche di diventare il saltatore in lungo migliore di sempre della compagine reatina scavalcando l’ex record di un grande come Andrew Howe, recordman di specialità assoluto italiano e medagliato ai mondiali. Da Padova Gabriele torna anche con il minimo di partecipazione ai campionati mondiali di Bydgoszcz che si sarebbero svolti a luglio. Prima di questi il saltatore reggino vince sotto la pioggia i campionati Italiani outdoor di Bressanone di categoria e poi gareggia ai campionati Italiani assoluti di Rieti dove però becca una giornata no finendo fuori dalla finale. Ai mondiali non tutto va nel verso giusto e quando all’ultimo salto di qualificazione centra il giusto era troppo tardi. Stessa misura dell’ultimo atleta che entrerà in finale e primo degli esclusi. Chiuderà la stagione a Cinisello Balsamo dove si è svolta la finale oro dei campionati Italiani di società assoluti dove scarico dall’intensa stagione chiude al quarto posto. Grazie alle sue prestazioni e alle sue partecipazioni alle competizioni internazionali con la maglia azzurra Gabriele aiuta la sua squadra a salire per il quarto anno consecutivo sul gradino più alto del podio del progetto qualità e continuità. Il suo obiettivo per il 2017: abbattere il muro degli 8 metri ed entrare nel gota del salto in lungo Italiano. 
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