RIETI - Il Rieti è stato venduto per cento euro. A tanto ammonta l’ennesima compravendita del club amarantoceleste che negli ultimi dodici mesi ha già cambiato due proprietà, passando prima da Franco Cicchetti a Stefano Otgianu, poi da Otgianu a Maurizio Cannone, quest’ultimo un personaggio noto alle cronache extrasportive: nel 2018 subì un pestaggio da un gruppo criminale per vicende legate alla droga.
La cessione. Per appena 100 euro lo scorso 18 maggio è stato sottoscritto un atto che, come riportato nell’articolo numero 1 del documento regolarmente depositato alla Camera di Commercio di Roma, vede Stefano Otgianu cedere «l’intera quota di partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Ssdrl Fc Rieti pari a 10.200 euro al signor Maurizio Cannone che accetta ed acquista. Il prezzo della quota ceduta viene concordata nel valore nominale di 100 euro, somma già corrisposta alla parte cedente che ne rilascia ampia liberatoria e quietanza». Insomma, un altro passaggio di mano che lascia interdetti, un altro personaggio che si accosta al calcio reatino che - al pari di Otgianu - non ha nulla a che fare con lo sport e, più nello specifico, mai stato alla guida di club calcistici. Tutte manovre che, ad appena 25 giorni dal termine ultimo per iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D, sembrano più d’intralcio che portatrici di benefici.
La situazione. Una compravendita, peraltro, avvenuta 4 giorni prima del playout col Foligno vinto per 2-0, quando in città già si parlava del possibile approdo a Rieti di Guglielmo Manzo.