Rieti, sistema di protezione civile: spesa bassa per il capoluogo. L'esborso dai singoli Comuni del Reatino

L'allagamento di martedì
di Antonio Bianco
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Venerdì 26 Maggio 2023, 00:10

RIETI - La bomba d’acqua che martedì scorso ha colpito Rieti ha riaperto il dibattito sulle azioni di prevenzione che possono essere messe in campo per limitare gli effetti di questi fenomeni. Ad occuparsi di questi aspetti è il sistema di protezione civile, al quale partecipano varie istituzioni, tra cui i Comuni - anche se con un ruolo minoritario rispetto agli altri enti - con contributi che poi sono contabilizzati nei bilanci. Secondo Openpolis, il Comune di Rieti, nel 2021, ha speso in valore assoluto per la protezione civile 77.815 euro, che fanno 1,71 per ogni abitante: la media dei Comuni italiani è di 31,73 euro pro capite.

I dati. L’ente che spende di più sul territorio provinciale e in tutto il Lazio è Amatrice - ma il dato, non è confrontabile a causa della situazione post sisma - che nel 2021 ha messo sul piatto oltre due milioni di euro, per una spesa di 970 euro pro capite.

A fare meglio di Rieti è Contigliano, con un valore assoluto di 84.176 euro per 22,82 euro pro capite. C’è poi da dire che molti Comuni reatini sono al vertice regionale della graduatoria contributiva: Castel Sant’Angelo (spesa assoluta: 24.317 euro, pro capite: 20,35), Collalto Sabino (7.148 e 18,33), Greccio (23.075 e 15,24). Fara Sabina ha speso in termini assoluti 17.918 euro e 1,29 per ogni suo abitante. In fondo alla classifica troviamo Borgorose, con una spesa totale di 47 euro e 0,01 centesimi pro capite. Precisa tuttavia Openpolis che i dati mostrano la spesa per cassa per la protezione civile: «Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i Comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa».

La polemica. E a intervenire sui disagi causati dagli allagamenti di martedì a Rieti è anche il Pd locale, che ha chiesto al sindaco le misure previste dal Piano di protezione civile. E conclude: «Sinibaldi dovrebbe dire ai reatini da quando non si puliscono le caditoie e, soprattutto, che cosa è stato fatto dal 2012 a oggi, quando la giunta Petrangeli, con l’allora assessore Alessandro Mezzetti, oltre a procedere alla loro pulitura, fece anche una ricognizione georeferenziata».

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