Rieti, rischio esondazioni per il maltempo
«Senza fondi impossibile pulire i corsi d'acqua»
Allarme del Consorzio di Bonifica

Rieti, rischio esondazioni per il maltempo «Senza fondi impossibile pulire i corsi d'acqua» Allarme del Consorzio di Bonifica
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Giovedì 6 Novembre 2014, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 13:42
RIETI - Fondi a disposizione ormai esauriti, a rischio fossi, torrenti e canali in caso di pioggia. L'allarme torna ad essere lanciato, con forza, dal Consorzio della Bonifica Reatina proprio in questi giorni in cui sono annunciate piogge e rischi idrogeologici. Al momento, la manutenzione riguarda le situazioni più urgenti, ma c'è carenza di mezzi e il pericolo potrebbe essere concreto.



L'SOS DEL CONSORZIO DI BONIFICA

«Da tempo, dalla Regione, non riceviamo più i fondi - spiega il direttore del Consorzio della Bonifica Reatina, Marcello Iacuitto - e, attualmente, si riesce a fare poco, con interventi solo sui casi più a rischio. Per il resto, la manutenzione è impossibile: senza disponibilità finanziaria, non è possibile svolgere, come in passato, la normale manutenzione per fossi, canali, torrenti».



I CORSI D'ACQUA CRITICI

L'elenco dei punti ritenuti critici è lungo, come indicato in una lettera del presidente del Consorzio, Adriano Tarani, inviata, tra gli altri, a Regione e Prefetto: canale Santa Susanna, tra Rivodutri e Colli sul Velino, in particolare nelle località Santa Maria e Ponte Crispolti. Quindi, si prosegue con il canale Monticchiolo Reopasto (Contigliano), fosso di Rivodutri, torrente La Riana (tra Rieti e Belmonte), torrente Canera (tra Rieti e Contigliano), fosso Capocanale (Contigliano), fosso Ranaro (Rieti).



L'EMERGENZA CANALE DI SANTA SUSANNA

«Ora - prosegue Iacuitto - operiamo con due escavatori nei punti più critici del canale Santa Susanna e con un altro mezzo per rimuovere le erbe. Una piena del Velino avrebbe effetti pericolosi. Si cerca di garantire la manutenzione di base: lo stesso gasolio, non sempre è disponibile e i mezzi che si rompono non si riescono a riparare».

Una situazione che va avanti da tempo e che rischia di avere ripercussioni pesanti proprio in questi giorni.



«Le difficoltà per i fondi vanno avanti dal 2010 - conclude il direttore - ma, grazie ad anticipazioni, si è riusciti a garantire, in questi anni, la manutenzione. Da marzo, siamo in affanno, gli stipendi per tutti ritardano. Facciamo appello alla Regione affinché venga certificato il credito e siano sbloccati i fondi indispensabili per garantire gli interventi ed evitare pericoli concreti».
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