Mafia Capitale: nuovi arresti, operazioni
a Torricella. Coinvolto consigliere Pd
Nei guai Pierpaolo Pedetti e Franco Figurelli

Mafia Capitale: nuovi arresti, operazioni a Torricella. Coinvolto consigliere Pd Nei guai Pierpaolo Pedetti e Franco Figurelli
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Giovedì 4 Giugno 2015, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 22:02
RIETI - Mafia Capitale capitolo secondo. Il copione, dopo la prima parte legata anche al business dei rifiuti, cambia e si incentra tutto sugli affari derivanti dai flussi migratori e dalla gestione dei campi di accoglienza per migranti.



TORRICELLA IN SABINA PROTAGONISTA

E due delle scene principali, questa volta, sono stata girate in provincia di Rieti. A Torricella in Sabina, per la precisione, dove ieri mattina poco dopo le 8 una pattuglia dei carabinieri della locale stazione, su delega dei militari del Ros di Roma, ha bussato alla porta dell’abitazione dove risulta domiciliato Franco Figurelli, 59 anni, che tra qualche giorno si sarebbe dovuto sposare ad Ornaro.



E Torricella è coinvolta anche per l’arresto di Pierpaolo Pedetti, 42 anni, consigliere comunale capitolino del Pd e attuale presidente della commissione Patrimonio e delle politiche abitative, destinatario di un provvedimento restrittivo in carcere per il reato di corruzione aggravata. Arrestato a Roma, il 42enne sabino è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli e la sua difesa è stata assunta dal sindaco di Torricella, Alessandro Iannelli, che dice: «Confido nella giustizia e il mio assistito è indagato solo per corruzione aggravata».



L'INCHIESTA SUL "MONDO DI MEZZO"

Secondo capitolo dell'inchiesta «Mondo di Mezzo» della procura di Roma e dei carabinieri del Ros: 44 gli arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti.



Per il momento, sono stati eseguiti sequestri documentali in un'abitazione di Torricella in Sabina, dove risulta domiciliato uno degli arrestati, finito a Regina Coeli. L'inchiesta riguarda prevalentemente Roma e non è collegata con quella sulla gestione degli immigrati a Rieti.



IL BLITZ DEI CARABINIERI ALL'ALBA

Il blitz dei carabinieri è scattato all'alba nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L'Aquila, Catania ed Enna. Nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Roma, vengono ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori ed altro. Contestualmente agli arresti, sono in corso perquisizioni a carico di altre 21 persone indagate per gli stessi reati.



GLI SVILUPPI DI MAFIA CAPITALE

I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros nei confronti di «Mafia Capitale», il gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato «l'esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali». In particolare le indagini hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un «ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d'imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori». Tra gli arrestati a Roma, Luca Gramazio.



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