«Nel pieno rispetto delle misure indicate dai decreti, il personale dei Consorzi è operativo ogni giorno per la continuità delle attività agricole e la salvaguardia delle coltivazioni. Anche in queste settimane di estrema criticità – prosegue Renna – le aziende agricole, assistite dai Consorzi, hanno prodotto derrate alimentari preziose per garantire la quasi normalità dei mercati ed evitare speculazioni ai danni dei consumatori». Al di là della emergenza legata alla pandemia, Anbi Lazio guarda alla evoluzione degli andamenti climatici, caratterizzati anche al Centro Italia da scarse nevicate e da piogge così sporadiche da risultare insufficienti a ricostituire le falde di profondità. Un problema ben evidenziato dal direttore e dal presidente nazionale di Anbi, Massimo Gargano e Francesco Vincenzi. La situazione nel Lazio varia a seconda dei territori. Nelle province di Rieti e Viterbo non è stato ancora necessario anticipare la stagione irrigua.
«Tutto il sistema sta lavorando per poter funzionare al meglio. Alcuni territori sono già serviti dai nostri impianti, altri lo saranno se le condizioni dovessero richiederlo. Ci avviamo a vivere una stagione estiva che lascia aperti molti dubbi oltre all'incognita dello sviluppo della pandemia. L'allarme siccità c'è, soprattutto se in questo ultimo scampolo di primavera non ci saranno precipitazioni. Grazie allo sforzo dei nostri operai in tutto l'ambito regionale si continuano a garantire le condizioni per produzioni agricole di qualità che in questo brutto periodo dobbiamo tutti privilegiare quanto più possibile negli acquisti per dare risposte alle imprese agricole già pesantemente colpite dalla crisi, ora acuita dalla emergenza sanitaria» conclude Renna.
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