Rieti, coronavirus, Di Berardino:
«500 mila euro per il lavoro
e la sicurezza dei braccianti»

Claudio Di Berardino
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Venerdì 15 Maggio 2020, 16:37

RIETI - «Con la stagione dei raccolti alle porte e con l’emergenza sanitaria ancora in corso, destiniamo risorse specifiche per aiutare una categoria di lavoratori particolarmente fragili: i braccianti agricoli. Nell’ambito della sperimentazione già avviata nella provincia di Latina e a implementazione della stessa, abbiamo previsto delle misure di contrasto al caporalato in grado di tutelare i lavoratori e che supportano le aziende nei provvedimenti di contenimento al Covid-19». Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio.
 
«Con 500 mila euro del Fondo Sociale Europeo abbiamo previsto incentivi all’assunzione dei braccianti, stabilendo per le singole aziende agricole un contributo di 2.500 euro per ogni contratto stabile fino a un massimo di assunzioni o stabilizzazioni coperti da 12.500 euro - prosegue Di Berardino - Inoltre, per tutelare la salute dei braccianti, abbiamo previsto l’erogazione di un incentivo di 7.500 euro per l’attivazione o l’adeguamento di sistemi di trasporto in linea con le regole contro la diffusione del Coronavirus. Con queste risorse intendiamo contribuire all'attivazione o stabilizzazione dei lavoratori, nonché alla tutela della loro salute. L’avviso è pubblicato da oggi sulla pagina http://regione.lazio.it/rl_formazione, mentre le domande da parte delle aziende potranno essere inoltrate da martedì 19 maggio esclusivamente in modalità telematica».
 
«Sono circa 4 mila i lavoratori che potranno beneficiare di queste misure che si vanno a aggiungere a quelle già in vigore, quali l’app FairLabor, applicazione dedicata all’incontro trasparente tra la domanda e l’offerta di lavoro in agricoltura, e il trasporto pubblico sulla rete Cotral – azienda che ringraziamo per la preziosa collaborazione – per i braccianti con regolare contratto di lavoro. Crediamo che questo provvedimento completi ed estenda quanto già previsto in queste ore dal Governo con il D.L. rilancio per l’emersione del lavoro irregolare a partire dall’agricoltura – conclude l’assessore regionale - Continuiamo a lavorare per l’attuazione della legge sul caporalato per l'intero territorio regionale e parallelamente a creare le basi per definire una norma più complessiva sul tema del caporalato che coinvolge altri settori, a partire dall’edilizia».

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