Ora il Tar si è pronunciato, rigettando il ricorso nella parte che riguarda l’accertamento dell’obbligo di assunzione dei vincitori – «le controversie circa l’assunzione al lavoro sono devolute al giudice ordinario» - ma accogliendo quella che riguarda l’obbligo di concludere la procedura. Di qui l’ordine al Comune di provvedere entro il termine di 90 giorni «a dare esauriente riscontro alla richiesta formulata dai ricorrenti il 13 novembre scorso».
Ove il Comune non provveda, il Tar si riserva la nomina di un commissario ad acta. Circa l’obbligo di assunzione, il Comune si era difeso evocando non solo problemi di ordine finanziario ma anche «una dotazione organica ampiamente superiore a quella prevista» e la carenza di «posti vacanti per i profili professionali messi a concorso». La sentenza è del 6 marzo scorso e porta la firma del presidente Elena Stanizzi e dei consiglieri Antonella Mangia e Ofelia Fratamico. Ad assistere i ricorrenti sono stati gli avvocati romani Fabio Francario e Dario De Blasi.
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