Rieti, Enrica Iacoboni, costumista
da "Ben-Hur" a "Wonder Woman"

Rieti, Enrica Iacoboni, costumista da "Ben-Hur" a "Wonder Woman"
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 30 Settembre 2016, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 17:50
RIETI -  C'è anche un po' di Rieti, nelle tante Hollywood e Cinecittà proiettate ogni anno sui grandi schermi di tutto il mondo. E' il gusto, la fantasia e l'estro della 39enne reatina Enrica Iacoboni, affermata costumista che, da ormai tredici anni, veste e dà vita ai personaggi ideati dalle sceneggiature delle pellicole nazionali e dei grandi blockbuster mondiali, negli ultimi anni sempre più richiesta sui set dei film internazionali. Con una laurea in Scienze e Arti dello Spettacolo e una specializzazione in Critica del Cinema, il ruolo di costumista, per Enrica, è arrivato come accade spesso, in seconda battuta: prima l'intervista a Carlo Verdone da inserire nella sua tesi di laurea specialistica su «L'arte comica del Novecento», poi quei corsi di sartoria e modellismo - la sua seconda passione - che le sono tornati utili per cominciare la sua avventura nel mondo del cinema proprio da uno dei film di Verdone stesso, «Ma che colpa abbiamo noi», pellicola del 2003.

IL RACCONTO
«Da lì, ho capito che quella era la mia strada - racconta Enrica. - Il mondo del cinema mi interessa a 360 gradi, in particolare il costume, espressione di ogni personaggio che si mette davanti alla macchina da presa». L'ultimo lavoro, in ordine di tempo, è quello per il remake del colossal «Ben-Hur», in sala questi giorni, ultima fatica della reatina: «Solitamente, vengo chiamata come assistente dai capi reparto, costumisti che mi chiedono di affiancarli nella preparazione e nello sviluppo: il modo di lavorare in Italia è solo con un passaparola di persone che propongono la tua bravura ad altre - prosegue Enrica - a differenza degli americani che lavorano invece con i database. Per loro, più i film ai quali si lavora sono importanti, più aiutano a maturare crediti per altri progetti più importanti ai quali essere chiamati». Dal 2003 in poi, lunghissima è la lista dei film, italiani e soprattutto americani, dove c'è anche il tocco di Enrica, non ultimo la nuova «Wonder Woman», in uscita nel 2017: «E' la magia del cinema - conclude - dove con un ciak si fonde tutto il lavoro dei reparti impegnati sul set, e che ogni volta mi dà la possibilità di partecipare alla creazione di un'opera della settima arte».
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