IL RACCONTO
«Da lì, ho capito che quella era la mia strada - racconta Enrica. - Il mondo del cinema mi interessa a 360 gradi, in particolare il costume, espressione di ogni personaggio che si mette davanti alla macchina da presa». L'ultimo lavoro, in ordine di tempo, è quello per il remake del colossal «Ben-Hur», in sala questi giorni, ultima fatica della reatina: «Solitamente, vengo chiamata come assistente dai capi reparto, costumisti che mi chiedono di affiancarli nella preparazione e nello sviluppo: il modo di lavorare in Italia è solo con un passaparola di persone che propongono la tua bravura ad altre - prosegue Enrica - a differenza degli americani che lavorano invece con i database. Per loro, più i film ai quali si lavora sono importanti, più aiutano a maturare crediti per altri progetti più importanti ai quali essere chiamati». Dal 2003 in poi, lunghissima è la lista dei film, italiani e soprattutto americani, dove c'è anche il tocco di Enrica, non ultimo la nuova «Wonder Woman», in uscita nel 2017: «E' la magia del cinema - conclude - dove con un ciak si fonde tutto il lavoro dei reparti impegnati sul set, e che ogni volta mi dà la possibilità di partecipare alla creazione di un'opera della settima arte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA