Rsr alla “bella”, la gioia finale. Foto. Finelli: «Credevo nella possibilità di tornare ad Agrigento e lo abbiamo fatto»

Festa con i tifosi dopo la vittoria in gara 4 (foto Meloccaro)
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 19 Giugno 2022, 21:46

RIETI - «Ci credevo fermamente dopo gara 2 nella possibilità di tornare ad Agrigento ed ero convinto che avremmo riportato la serie in Sicilia». La promessa di Alessandro Finelli è stata mantenuta. Il coach del Real Sebastiani Rieti comincia con queste parole la conferenza stampa dopo una gara 4 da infarto, vinta con grazie ad uno sprint finale che ha schiantato gli avversari dopo un estenuante punto a punto. 

 

«Voglio dire ancora un grazie al nostro pubblico - prosegue Finelli -  che è stato encomiabile: giocare su un campo così è tanta roba per la serie B ed è bello congedarci così.

Devo fare i complimenti ai miei giocatori, hanno giocato con grande cuore: non abbiamo avuto grandi percentuali, ma siamo stati più lucidi in attacco rispetto alle altre 3 gare. Loro hanno corso di meno perché siamo stati sempre bravi a rientrare e a difendere». La vittoria è arrivata grazie ad una partita mostruosa dei veterani. 

ù«La differenza l’ha fatta la difesa nel secondo tempo - aggiunge Finelli - con solo 26 punti subiti. Siamo stati spinti dai nostri veterani, Ndoja e Ghersetti, ma anche Loschi che, seppur non ha segnato da 3, ha fatto tanto altro. Siamo stati spinti dalle motivazioni e dall'esperienza dei veterani. Avevo detto che volevamo tornare ad Agrigento più convinti nei nostri mezzi. Con queste 2 gare, abbiamo preso consapevolezza degli strumenti mentali, fisici e tecnici per giocare 40’ punto a punto, in una gara solida, controllando i rimbalzi, difendendo con cuore e orgoglio». Il tecnico reatino ha parlato anche dell'uso e della crescita degli under, soprattutto in prospettiva di gara 5. 

«Stasera ho apprezzato molti "Oki" - ha detto Finelli - che ha dato un contributo importante nei minuti in cui è stato in campo. Dieng è stato solido in difesa ed è stato solo sfortunato al tiro. Loro hanno under con un “chilometraggio” più lungo, giocatori con un po' più di esperienza che, come nel caso di Costi, hanno giocato anche la finale lo scorso anno. Sono contento dell’interpretazione che stanno dando i nostri giovani a questa serie, poi vedremo se in gara 5 ci sarà qualche "bimbo con i baffi"». Dopo la sirena finale è partita subito l'organizzazione per la trasferta di Agrigento, in vista della partita decisiva che si giocherà al PalaMoncada alle 20.30 di mercoledì.

Sul fronte avversario, il tecnico ospite Catalani ha commentato così la serata: «Complimenti a Rieti perché ha fatto una partita consistente. Noi avremmo dovuto fare qualcosa di diverso: a livello statistico ciò che mette più in luce le nostre difficoltà sono i 46 rimbalzi concessi e i 17 punti su seconde occasioni. Se fossimo stati più concreti, forse saremmo riusciti a gestire la partita in maniera diversa. Sono molto orgoglioso della mia squadra, abbiamo provato a difendere bene e fino a 35’, pur segnando con buone percentuali, Rieti era ferma a 57. Dobbiamo riuscire ad essere più continui e consistenti in area. Torneremo a casa, con un paio di adeguamenti per affrontare gara 5 e proveremo a vincerla con la spinta del nostro pubblico. Siamo a gara 5 e abbiamo dimostrato di essere pienamente nella serie: gara 5 sarà una gara nella quale se non ci sono energie fisiche, dovranno esserci da un punto di vista mentale». Il tecnico ha poi lodato i suoi giocatori anche per l'atteggiamento dimostrato in campo. «Sono molto orgoglioso della mia squadra - ha concluso Catalani - per l’intensità che hanno messo fino alla fine, cercando i canestri an che a 30" dalla fine per dimostrare di essere attaccati alla serie. L’assenza di Chiarastella ci condiziona e mi auguro di averlo mercoledì. Le nostre energie non erano tantissime. Ci giochiamo gara 5: se ce lo avessero detto all’inizio dell’anno sarebbe stato un sogno»

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