Rieti, Liberi sulla Carta: prima
giornata densa di emozioni.
Il programma del sabato

Il taglio del nastro
di Giacomo Cavoli
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Sabato 15 Settembre 2018, 08:27
RIETI - Al primo giorno di festival, Liberi sulla Carta fa subito breccia nel cuore di Rieti. Al polo culturale di Santa Lucia, la decima edizione della fiera dell'editoria indipendente non tradisce le aspettative e regala una prima giornata densa di emozioni e partecipazione, nell'anno zero del suo debutto in città, dopo la prima edizione svolta a Poggio Mirteto, nel 2009 e a seguire, tutte le altre, all'interno del Borgo di Farfa.

IL TAGLIO DEL NASTRO
Nel primo pomeriggio, l’avvio del festival è tiepido, mentre per il taglio del nastro, all’ingresso di Santa Lucia, arrivano il vescovo Domenico Pompili, l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Formichetti, il patron di Liberi sulla Carta Fabrizio Moscato e Emiliana Avetti, responsabile di Laboratorio 3.0 (nella foto), raggiunti in serata dal consigliere regionale Fabio Refrigeri. «Lo scorso anno a Farfa sono rimasto colpito dalle serie di stand e di eventi che si svolgevano a lato dell’antica abbazia – commenta il vescovo - La bella notizia di oggi è che Liberi sulla Carta trasloca a Rieti, in particolare qui nella biblioteca Paroniana che rimanda al coraggio di un vescovo colto, monsignor Giovanni Paroni, che dopo l’Unità d’Italia decise di aprire al pubblico un patrimonio sterminato di libri. L’augurio è che questa manifestazione conservi ed implementi il suo coraggio che ha permesso, in un periodo di crisi dell’editoria, di continuare a proporre iniziative di qualità che danno voce ad autori di valore, garantendo uno spazio gratuito, inclusivo e culturalmente stimolante. Recuperare una filiera della piccola editoria potrebbe essere una chiave di lettura appropriata al territorio, anche riuscendo a volgere in positivo il suo appartenere alla provincia».  

Dopo il primo incontro del pomeriggio con l’archeologo Simone Nardelli e il suo “Sabina Archeologica” (Amarganta), omaggio al territorio nello sguardo incrociato tra i fasti della Sabina imperiale e le famiglie nobili e notabili del ‘600, ad accendere lo spirito del festival è la presentazione, affollatissima e ricca di dibattiti, di "Migranti", ultima fatica editoriale del reatino Domenico di Cesare, edita da Castelvecchi, introdotta da Emiliana Avetti e dalla giornalista Francesca Dominici. Quindici interviste a migranti - accompagnate dalla prefazione di Erri De Luca e dalla postfazione di Luciana Castellina - che raccontano le vicende di richiedenti asilo, raccolte da di Cesare dopo aver conosciuto i diretti protagonisti del volume. Storie di violenze, di guerre, di omofobia, di prostituzione, di condanna a morte e di ciò che i migranti si lasciano alle spalle: dalle drammatiche vicende del loro viaggio all’accoglienza e al percorso, a volte non riuscito, di integrazione.

Da lì, un crescendo fino alla premiazione, sul palco principale allestito al centro del polo, di Andrea Spinelli (finalista insieme a Liviana Ceccarelli e Alessandra Sambuco), vincitore del Premio Arthè, il concorso letterario nazionale aperto a racconti di ogni genere purché ispirati al tema del “Coraggio”, voluto quest’anno da Liberi sulla Carta.
Poi, intorno alle 21.30, a Liberi sulla Carta arriva l’attore romano Giorgio Tirabassi, primo ospite del parterre di vip allestito dai tre giorni del festival che, dopo lo spettacolo inserito all’interno della stagione teatrale 2012-2013 del Flavio Vespasiano ("Coatto unico ... senza intervallo") porta invece stavolta, sul palco di Santa Lucia, i pittoreschi personaggi ideati da Cesare Pascarella per il suo “La scoperta dell’America”, pubblicato nel 1894, rievocando vivacità e fantasia negli intermezzi musicali con la sua chitarra.

GLI EDITORI

Venticinque gli editori presenti quest’anno a Liberi sulla Carta, fra piccole e medie case editrici, collocati fra gli spazi aperti e chiusi del polo. Ampia l’offerta dei titoli in esposizione, che spaziano dalla narrativa per bambini al fantasy, passando per saggistica, romanzi, racconti e poesia.

Fra gli curatori reatini presenti, Amarganta guidata da Cristina Lattaro e Funambolo, entrambe inserite nel programma di presentazioni di Liberi sulla Carta: «Abbiamo partecipato al festival fin dal 2014, anno della nascita di Funambolo – racconta Saveria Fagiolo - La cornice è fantastica, Farfa è un gioiellino ma Rieti non è da meno. E’ accogliente come spazio ma soprattutto qui, però, ci sono tanti volti amici e questo aiuta per la buona riuscita. Vedo tante persone che ci danno il supporto giusto, e questo non è poco. Farfa era più frequentata da romani e sabini piuttosto che reatini veri e proprio – osserva Fagiolo - ma qui giochiamo in casa ed è tutta un’altra cosa. Tuttavia, non credo che essersi spostati a Rieti allontani la visibilità degli editori dall’ambito romano, perché Liberi sulla Carta è ben organizzato ed è in grado di attrarre gli appassionati esattamente dalle stesse zone da dove provenivano negli scorsi anni».

IL PROGRAMMA

Liberi sulla Carta prosegue oggi con la sua seconda giornata d'appuntamenti. Alle 11, "Storie di Beni Comuni – Leggere l’innovazione sociale” con Labsus – Laboratorio della Sussidiarietà, OZ – Officine Zero, Il pungiglione Cooperativa sociale, Donne di Carta e Postribu Onlus; Alle 16, "L’ultimo singolo di Lucio Battisti" (Gaffi Editore) scritto da Adriano Angelini Sut, storia di tre famiglie nella città capitolina, distanti per estrazione, interessi e fini esistenziali ma legate da una linea sottile che permetterà loro di incrociarsi e scoprirsi. Al centro del romanzo c’è Natale, ossessionato dalle canzoni che scrive e dall’idolo in cui si rispecchia, Lucio Battisti, che cercherà in ogni modo di incontrare.

Alle 17 sarà il turno di Marta Fana, ricercatrice universitaria ed economista che da mesi gira l’Italia con il suo “Non è lavoro, è sfruttamento”, edito per i Tempi Nuovi di Laterza. Alle 18, Carlo d’Amicis, scrittore e conduttore radiofonico, finalista all’edizione 2018 del premio Strega con “Il gioco” (Mondadori); alle 19, l’attore Luigi lo Cascio, fra i più celebrati interpreti del cinema italiano, presenterà a Rieti la sua opera prima edita da Feltrinelli, “Ogni ricordo un fiore”, storia di racconti mai compiuti; alle 20.15 “Il canaro” di Luca Moretti, sviluppato a partire dal memoriale di una decina di pagine scritto in carcere da Pietro De Negri, ‘Er canaro’ condannato a 24 anni di prigione per l’omicidio dell’ex pugile di 27 anni, Giancarlo Ricci. Un lavoro di raccolta documentale durato sei anni, punto di partenza per Moretti, che sviluppa e completa la traccia di De Negri.

Alle 21, invece, tornerà a Liberi sulla Carta l’attore romano Libero di Rienzo, proponendo “Sognando Babilonia”, omaggio a Richard Brautigan, autore americano icona psichedelica della beat generation.

Domenica si comincia con “Il campo di Farfa” (Funambolo Edizioni) di Roberto D’Angeli (ore 16) e, alle 17, Federica Angeli, giornalista di Repubblica nota per le sue inchieste contro la criminalità del litorale romano, presenterà “A mano disarmata”, il libro che racconta gli ultimi cinque anni di vita della cronista, cambiati per sempre dopo la scelta di denunciare spari, paura e sopraffazione che strangolano Ostia.

Chiusura in bellezza con l’attrice Laura Morante, che alle 21.30 proporrà alcuni estratti dalla sua raccolta di racconti, “Brividi immorali”, edito per La nave di Teseo.
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