Non c'è stato nulla da fare, Trancassini, con la fascia tricolore e il gonfalone, ha fermato l'ufficiale giudiziario, i carabinieri e anche il fabbro che doveva cambiare la serratura dell'abitazione. Il consiglio comunale, in corso nell'abitazione, non poteva essere interrotto e quindi lo sfratto non è stato eseguito.
«Siamo soddisfatti - ha detto il sindaco - il consiglio si è svolto regolarmente in casa di Paola e Guerrino, ha adottato importanti provvedimenti e ha dimostrato che una comunità unita può fermare quello che a nostro avviso era uno scempio. Non siamo contrari agli sfratti ma una banca non ha il diritto di sfrattare due anziani al solo fine di favorire la vendita della loro abitazione».
Dunque, l'ufficiale giudiziario, non avendo potuto eseguire il provvedimento, rimetterà tutto nelle mani del tribunale di Rieti. «Ci appelleremo al giudice e al prefetto - ha concluso Trancassini - per fermare ulteriori azioni».
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