Papa Francesco: «Basta con i soliti luoghi comuni sulla donna tentatrice»

Papa Francesco: «Basta con i soliti luoghi comuni sulla donna tentatrice»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 16 Settembre 2015, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 12:42

CITTA' DEL VATICANO - Papa Francesco va alla radice del maschilismo imperante e dice 'basta' con “i soliti luoghi comuni, a volte persino offensivi, sulla donna tentatrice che ispira al male”. Un po' di tempo fa, sempre durante una udienza generale del mercoledì, davanti alle telecamere di tutto il mondo e a decine di migliaia di fedeli stipati sulla piazza, aveva messo a fuoco "la brutta figura di Adamo, quando Dio gli chiese perché aveva mangiato la mela e lui risposte che gliela aveva data Eva: la colpa è sempre della donna, povera donna!". Insomma, un ribaltamento dei soliti clichè sui quali nel corso dei secoli si è costruita una immagine femminile distorta, subordinata, per certi versi diabolica, la donna come tramite del serpente tentatore.

“Invece c’è spazio per una teologia della donna che sia all’altezza di questa benedizione di Dio per lei e per la generazione!" ha affermato Papa Bergoglio che ha ripreso la predicazione sulla famiglia e del matrimonio.

“L’attuale passaggio di civiltà appare segnato dagli effetti a lungo termine di una società amministrata dalla tecnocrazia economica – ha detto - La subordinazione dell’etica alla logica del profitto dispone di mezzi ingenti e di appoggio mediatico enorme.

In questo scenario, una nuova alleanza dell’uomo e della donna diventa, non solo necessaria, ma anche strategica per l’emancipazione dei popoli dalla colonizzazione del denaro. Questa alleanza deve ritornare ad orientare la politica, l’economia e la convivenza civile! Essa decide l’abitabilità della terra, la trasmissione del sentimento della vita, i legami della memoria e della speranza”. Una nuova alleanza tra uomo e donna implica il ristabilimento della uguaglianza nei rispettivi ruoli, la complementarietà e il mutuo riconoscimento. “Di questa alleanza, la comunità coniugale-famigliare dell’uomo e della donna è la grammatica generativa, il “nodo d’oro”, potremmo dire. La fede la attinge dalla sapienza della creazione di Dio: che ha affidato alla famiglia non la cura di un’intimità fine a sé stessa, bensì l’emozionante progetto di rendere “domestico” il mondo”.

Bergoglio conclude l'udienza ricordando il suo imminente viaggio a Cuba e negli Usa. Chiede ai fedeli di pregare per la buona riuscita del viaggio. Poi ritorna sul tema della famiglia. “Siamo alla vigilia di eventi belli e impegnativi, che sono direttamente legati a questo grande tema: l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Filadelfia e il Sinodo dei Vescovi qui a Roma. Entrambi hanno un respiro mondiale, che corrisponde alla dimensione universale del cristianesimo, ma anche alla portata universale di questa comunità umana fondamentale e insostituibile che è appunto la famiglia”.

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