L’opera, iper-realista, è stata realizzata dallo scultore canadese Timothy P. Schmalz, ispirato ai tanti homeless che ha occasione di vedere nel parco della sua città, nonostante il freddo o la neve. “Quando vediamo gli emarginati – ha scritto lo scultore – dovremmo vedere Gesù Cristo. Nella persona del povero e degli ultimi c’è il volto e la presenza del Cristo: Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me, dice il Vangelo di Matteo”.
Sul sito della Radio Vaticana viene spiegato che nel novembre 2013, durante un’udienza generale in Piazza San Pietro, l’autore aveva avuto l’opportunità di presentare a Papa Francesco una copia in formato ridotto del Gesù senzatetto. “Quando il Pontefice ha visto l’opera – ha raccontato ai media americani – ne ha toccato le ginocchia ed i piedi ed ha pregato. Papa Francesco sta facendo proprio questo, avvicinarsi agli emarginati”.
La statua donata all’Elemosineria Apostolica per iniziativa dello stesso scultore è fusa in bronzo e il primo esemplare di essa è stato collocato nel 2013 a Toronto presso il Regis College, dei gesuiti e diversi altri esemplari sono già ora collocati in vari luoghi nel mondo: in Australia, Cuba, India, Irlanda, Spagna e Stati Uniti; mentre sono in corso contatti per la collocazione anche in Argentina, Cile, Brasile, Messico, Sud Africa e Polonia. A finanziare la mega impresa artistica uno sconosciuto mecenate canadese.
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