Qualche altro giorno di polemica e di titoli su giornali e tg e poi la marcia indietro. Resta il ricorso alla Corte Costituzionale e, soprattutto il referendum regionale consultivo del 22 ottobre attraverso il quale il Veneto, come la Lombardia, chiederanno ai propri cittadini se sono d’accordo a chiedere al governo centrale più autonomia e di conseguenza più soldi.
Il braccio di ferro sui vaccini serviva a Zaia per tenere alta l’attenzione sul referendum a rischio quorum ma, a differenza del ricorso alla Consulta, rischia ora di trasformarsi in un boomerang oppure in un nuovo argomento per scagliarsi ancora una volta contro il centralismo di Roma.
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