M5S, caos parlamentarie e liste cambiate: «Sono ancora provvisorie, non ufficiali»

Costretti a correre ai ripari
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Venerdì 26 Gennaio 2018, 15:02 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 14:16

Se non è tutto da rifare, come chiede un comitato di autocandidati esclusi in Puglia, poco ci manca.
Le liste dei candidati M5S nei collegi plurinominali pubblicate domenica sera sono sparite dal blog. Perché? Perché sono state definite solo oggi «provvisorie». Lo staff comincia ad ammettere che ci sono stati molti errori nella compilazione. E a protestare, beninteso, non sono solo attivisti sconosciuti ma anche parlamentari uscenti che si sono ritrovati esclusi o comunque hanno storto il naso quando hanno visto di essere in una posizione che non si aspettavano: secondi o persino quarti. 

Ed ecco perché lo staff M5S preposto alle candidature ha cominciato la sua lunga marcia indietro dicendo stamane che le liste pubblicate non sono quelle ufficiali che saranno depositate al Viminale. Esempi di errori macrocospici: Elio Lannutti residente in Umbria è stato candidato nel Lazio, e come lui si ritrovano capolista persone che non risiedono in quel collegio. Ci sono candidati che sono stati già candidati ma con forze politiche avverse al M5S: dalle civiche all'UDC. Ci sono no vax contrariamente a quento si era detto all'inizio che non sarebbero stati accettati. Alla Camera c'è addirittura uno scambio di collegi. I candidati che ricadevano nell'area Cuneo-Alessandria hanno preso il posto di quelli del collegio di Torino. «Nessun mistero - dice all'Adnkronos Fabiana Dadone, capolista nel collegio Piemonte 2-01 - si tratta di una rettifica: nella prima stesura c'è stato un errore, ora è stato corretto. Io risultavo capolista nel torinese, ora lo sono a Cuneo, come è giusto sia».

Il lavoro dello staff va avanti, sulla scia delle segnalazioni ricevute o delle verifiche fatte finora. «Se sono stati fatti errori nelle parlamentarie, recupereremo», aveva assicurato Beppe Grillo venerdì scorso, al Viminale per depositare il nuovo simbolo dei 5 Stelle. Ma di errori «non ce ne sono», aveva corretto il tiro Luigi Di Maio, candidato premier e capo politico del Movimento, riferendosi tuttavia ai tanti che, da tutta Italia, lamentavano di essere rimasti fuori dalle liste, al grido di #annullatetutto. E invece oggi si scopre che è fuori Gedorem Andreatta in Veneto e Vittoria Baldino nel Lazio. Andreatta era nel collegio Veneto 2 al secondo posto, e quindi con buone chance di entrare alla Camera. In passato era stato gestore di un hotel che ospitava profughi. É stato bersagliato in questi giorni dalle critiche soprattutto a destra: da Matteo Salvini della Lega Nord a Roberto Fiore di Forza Nuova.  E perciò lo staff ha deciso che è fuori dalle liste. Il consigliere comunale di Marostica viene sostituito da Giacomo Bortolan. Più complessa la modifica nei collegi romani per la Camera: Vittoria Baldino, terza nel collegio Lazio 2 viene sostituita da Angela Salafia, avvocato romano che figurava in quarta posizione nel collegio Lazio 3. E al posto di quest'ultima ecco Chiara Morelli, che non rientrava neppure nella lista dei supplenti.

Nei giorni scorsi, il senatore uscente Maurizio Santangelo, ex capogruppo a Palazzo Madama, è stato spodestato da capolista in Sicilia 1, al suo posto è entrata Antonella Campagna. Santangelo paga lo scotto dell'alternanza di genere previsto dal Rosatellum. Dallo staff intanto spiegano: «Le liste definitive sono quelle che verranno presentate ufficialmente, fino ad allora sono provvisorie e soggette a cambiamenti. Stiamo ricevendo segnalazioni e richieste di persone che si ritirano». 

Ma il candidato premier non sta pensando ai listini proporzionali, si sta occupando piuttosto dei candidati M5S che sfideranno gli avversari con il sistema maggioritario. «Lunedì presenterò i candidati ai collegi uninominali d'Italia - ha detto Luigi Di Maio a Bologna - Ci saranno tante sorprese, anche in questa Regione ci saranno candidati che non sono proprio del gruppo del M5s ma ne condividono i valori». «Presenteremo - ha concluso - tanti nomi che vengono dal mondo dell'atletica, dell'industria, dell'università, della ricerca, dal mondo dell'imprenditoria.

Si stanno facendo avanti in tanti».

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